L'assegno è un titolo di credito a vista mediante il quale un soggetto (traente), che dispone di fondi in conto corrente presso una banca, ordina alla banca stessa (trattario) di pagare a vista una certa somma a favore proprio o di un altro soggetto (beneficiario).

 

Traente-emittente: emette l'assegno e impartisce l'ordine di pagamento alla banca presso la quale è titolare di un conto corrente

Trattario: rappresentato dalla banca designata ad effettuare il pagamento (banca trassata)

Beneficiario: a favore del quale l'assegno viene emesso

 

 

 Per poter emettere un assegno bancario occorre:

1) essere in rapporto di conto corrente con una banca. Il c/c bancario è aperto con un contratto scritto che impegna la banca a eseguire con diligenza le operazioni ordinate dal cliente;

2) avere l'autorizzazione della banca ad emettere assegni; il rapporto di conto corrente viene completato legalmente dalla "convenzione di assegno", che consiste appunto nell'autorizzazione a emettere assegni;

3) disporre sul proprio conto di somme di denaro sufficienti a coprirlo (provvista), derivanti da precedenti depositi o da un prestito ottenuto dalla banca.

La "convenzione di assegno" si perfeziona con il rilascio di un libretto di assegni (carnet) che il cliente può compilare solo nei limiti delle somme a disposizione sul c/c bancario. I libretti di assegni sono composti da dieci o venti foglietti, formati da due parti denominate "madre" e "figlia".

La madre: è un talloncino che rimane unito al libretto e la cui compilazione non è obbligtoria; serve al traente per annotarvi la somma precedentemente disponibile sul conto, l'importo e gli estremi dell'assegno e la somma residua rimasta disponibile.

La figlia: è l'assegno bancario vero e proprio che viene staccato e consegnato al beneficiario.

 

La legge cambiaria stabilisce che ogni assegno bancario deve contenere:

1) la denominazione di assegno bancario indicata sul modulo di assegno e nella lingua in cui è redatto;

2) l'ordine incondizionato di pagare a vista una somma determinata

3) l'importo da pagare espresso sia in cifre sia in lettere indicando sempre due decimali, anche se si tratta di due zeri;ad esempio: in cifre euro 105,00 e in lettere euro centocinque/00;

4) il nome della banca designata a pagare (banca trattaria)

5) l'indicazione del luogo di pagamento (che è la sede, filiale o agenzia della banca presso la quale è aperto il c/c di colui che emette l'assegno)

6) l'indicazione della data e del luogo dove l'assegno è emesso (la data è importante anche per quanto concerne il pagamento dell'assegno, che deve essere presentato per l'incasso entro 8 giorni se pagabile sulla piazza di emissione o entro 15 giorni se pagabile fuori piazza; decorsi tali termini, per gli assegni non pagati non è più consentito redigere l'atto di protesto e il traente può ordinare alla banca di non pagare; in mancanza di tale ordine la banca può pagare anche se sono decorsi i termini prima indicati);

7) la sottoscrizione di colui che emette l'assegno bancario (si tratta della firma del traente, che deve essere autografa e corrispondere a quella depsoitata presso la banca in occasione dell'apertura del rapporto di conto corrente).

Dopo aver visto che cosa deve contenere un assegno bancario, risulta agevole compilare un assegno. Vediamo insieme come procedere, ricordando che la denominazione dell'assegno deve essere nella lingua in cui viene redatto, e bisogna avere l'ordine incondizionato di pagare dato alla banca.

 

 

 

 

  1. Il luogo di emissione. E' un requisito formale che assume importanza in relazione al luogo in cui ha sede la banca. Se il luogo di emissione e la medesima località dell'agenzia bancaria coincidono, la presentazione dell'assegno dovrà avvenire entro 8 giorni dalla data di emissione; se le località non coincidono i termini salgono a 15 giorni.
  2. Data di emissione: E' un campo obbligatorio. Se viene indicata una data successiva al giorno in cui è emesso, l'assegno si dice post-datato, ma la post datazione è considerata illecito fiscale, a meno che questa non sia giustificata dal tempo necessario a far pervenire l'assegno al beneficiario. E' ammessa una post-datazione di 4 giorni.
  3. L'importo in cifre: Nel caso in cui la cifra sia intera, si scriverà ad esempio "534,00". Nel caso invece in cui non sia intera, la si dovrà scrivere "534,71".
  4. L'importo in lettere: In caso di discordanza fra l'importo in cifre e quello in lettere, prevale sempre la cifra in lettere. L'assegno è comunque valido anche se l'importo è indicato una sola volta o per due volte entrambe in cifre o lettere. Riproponendo l'esempio di prima, l'importo in lettere sarà "cinquecentotrentaquattro no cent" oppure "cinquecentotrentaquattro/00", nel caso in cui l'importo sia intero. In caso di cifra non intera "cinquecentotrentaquattrosettantunocent" oppure "cinquecentotrentaquattro/71".
  5. Il beneficiario: è colui al quale viene pagato l'assegno. 
  6. La sottoscrizione dell'emittente: è la firma autografata che deve corrispondere a quella depositata in banca.

 

 

Il beneficiario può presentare l'assegno all'incasso:

1. presso la dipendenza della banca trattaria dove l'emittente ha il conto corrente; in tal caso la banca verifica che la firma sia autentica e che l'assegno sia coperto, ossia che ci siano in fondi disponibili;

2. presso una banca diversa, generalmente la banca dove lui stesso è titolare di un conto corrente; in tal caso l'istituto incaricato del pagamento negozia l'assegno e, grazie ai rapporti di corrispondenza tra banche, accredita in c/c l'importo "salvo buon fine", cioè a condizione che lo stesso venga regolarmente pagato.

Quando l'assegno è a vuoto, in altre parole quando è stato emesso per un importo che non risulta in tutto o in parte disponibile sul conto corrente aperto presso la banca, il possessore dell'assegno si vede rifiutare il pagamento da parte della stessa banca.

Poiché l'assegno bancario è un titolo di credito esecutivo, il beneficiario, dopo la solenne constatazione del mancato pagamento mediante il protesto effettuato da un pubblico ufficiale (che viene reso pubblico attraverso il Registro informatico dei protesti tenuto dalla Camera di Commercio), può esercitare l'azione di regressocontro l'emittente oppure contro gli eventuali giranti.

L'azione di regresso viene esercitata per recuperare coattivamente il credito e si svolge, come per le cambiali, in tre fasi: 1) precetto, 2) pignoramento dei beni, 3) vendita giudiziale dei beni pignorati.

Per poter esercitare l'azione di regresso è necessario che l'assegno bancario sia stato presentato per il pagamento entro i termini stabiliti dalla legge (vale a dire entro otto giorni se l'assegno è pagabile nello sesso Comune in cui è stato emesso o entro quindici giorni se pagabile in Comune diverso) e che il rifiuto di pagamento da parte della banca sia stato constatato mediante atto di protesto.

 

 

 

 

L'assegno bancario

Gli assegni sono titoli di credito che vengono emessi dalle banche e che le banche si impegnano a pagare alla presentazione.

 

Il titolo di credito è un documento che attesta un diritto a ricevere la prestazione in esso contenuta e che legittima il possessore a farla valere direttamente o a cederla a terzi.

 

Soggetti coinvolti nell'assegno:

1 traente: è il titolare del conto corrente dal quale vengono presi i fondi

2 beneficiario: è colui che si presenta allo sportello munito dell'assegno

3 trattario(banca)

 

Il traente è provvisto di un blocchetto di assegni,

il blocchetto è composto da 2 parti:

1 la madre è il talloncino che rimane attaccato all'assegno

2 la figlia che è l'assegno vero e proprio

 

L'assegno deve contenere obbligatoriamente il nome della banca che deve pagare, il luogo è la data di immissione, l'importo in cifre e in lettere, la firma del traente e la clausola non trasferibile Leal

 

La girata dell'assegno

La girata è l'atto mediante il quale il beneficiario trasferisce il suo diritto di credito ad un'altra persona.

 

La girata può essere propria o per l'incasso.

 

La girata propria si divide in girata pieno o girata in bianco.

In pieno: quando il beneficiario mette la firma dietro l'assegno e scrive il nome del destinatario.

In bianco: l'assegno viene solamente firmato dal beneficiario senza specificare il nome di una terza persona.

 

LA girata per l' incasso: quando il beneficiario affida alla banca l'incarico di incassare l'assegno.

 

ESERCIZIO: Il signor Lupetti titolare della ditta Milleidee Srl vende in data 14 maggio 2016 al signor Righetti 30 lampade al prezzo di 40€ l'una e 3 lampadari al prezzo di 35€  l'una. L'importo totale della fattura viene regolato tramite assegno bancario tratto sulla banca Unicredit e emesso 3 giorni dopo il beneficiario incassa l'assegno presso la sua banca.

 

Quanto spende? Chi è il beneficiario? Chi è il trattario? Chi è il traente?

 

 

Servizi Postali

Servizi postali: i servizi che offre la posta ormai sono a tutti gli effetti sono veri e propri servizi bancari, la posta infatti offre: conti corrente, assegni postali, carte di credito, bollettini postali.

 

 

La cambiale

La cambiale: è una promessa o un ordine di pagamento da effettuarsi a una determinata scadenza solitamente successiva alla data di emissione

Anche la cambiale è un titolo di credito

La scadenza della cambiale può essere a vista, cioè, che si paga alla presentazione. Non c'è scadenza ma deve essere pagata entro un anno dall'emissione.

Oppure giorno fisso, cioè data precisa del pagamento.

 

Oppure dopo un determinato tempo dalla data di emissione. 

 

 

L'assegno è un titolo di credito a vista mediante il quale un soggetto (traente), che dispone di fondi in conto corrente presso una banca, ordina alla banca stessa (trattario) di pagare a vista una certa somma a favore proprio o di un altro soggetto (beneficiario).

 

Traente-emittente: emette l'assegno e impartisce l'ordine di pagamento alla banca presso la quale è titolare di un conto corrente

Trattario: rappresentato dalla banca designata ad effettuare il pagamento (banca trassata)

Beneficiario: a favore del quale l'assegno viene emesso

 

 

 Per poter emettere un assegno bancario occorre:

1) essere in rapporto di conto corrente con una banca. Il c/c bancario è aperto con un contratto scritto che impegna la banca a eseguire con diligenza le operazioni ordinate dal cliente;

2) avere l'autorizzazione della banca ad emettere assegni; il rapporto di conto corrente viene completato legalmente dalla "convenzione di assegno", che consiste appunto nell'autorizzazione a emettere assegni;

3) disporre sul proprio conto di somme di denaro sufficienti a coprirlo (provvista), derivanti da precedenti depositi o da un prestito ottenuto dalla banca.

La "convenzione di assegno" si perfeziona con il rilascio di un libretto di assegni (carnet) che il cliente può compilare solo nei limiti delle somme a disposizione sul c/c bancario. I libretti di assegni sono composti da dieci o venti foglietti, formati da due parti denominate "madre" e "figlia".

La madre: è un talloncino che rimane unito al libretto e la cui compilazione non è obbligtoria; serve al traente per annotarvi la somma precedentemente disponibile sul conto, l'importo e gli estremi dell'assegno e la somma residua rimasta disponibile.

La figlia: è l'assegno bancario vero e proprio che viene staccato e consegnato al beneficiario.

 

La legge cambiaria stabilisce che ogni assegno bancario deve contenere:

1) la denominazione di assegno bancario indicata sul modulo di assegno e nella lingua in cui è redatto;

2) l'ordine incondizionato di pagare a vista una somma determinata

3) l'importo da pagare espresso sia in cifre sia in lettere indicando sempre due decimali, anche se si tratta di due zeri;ad esempio: in cifre euro 105,00 e in lettere euro centocinque/00;

4) il nome della banca designata a pagare (banca trattaria)

5) l'indicazione del luogo di pagamento (che è la sede, filiale o agenzia della banca presso la quale è aperto il c/c di colui che emette l'assegno)

6) l'indicazione della data e del luogo dove l'assegno è emesso (la data è importante anche per quanto concerne il pagamento dell'assegno, che deve essere presentato per l'incasso entro 8 giorni se pagabile sulla piazza di emissione o entro 15 giorni se pagabile fuori piazza; decorsi tali termini, per gli assegni non pagati non è più consentito redigere l'atto di protesto e il traente può ordinare alla banca di non pagare; in mancanza di tale ordine la banca può pagare anche se sono decorsi i termini prima indicati);

7) la sottoscrizione di colui che emette l'assegno bancario (si tratta della firma del traente, che deve essere autografa e corrispondere a quella depsoitata presso la banca in occasione dell'apertura del rapporto di conto corrente).

Dopo aver visto che cosa deve contenere un assegno bancario, risulta agevole compilare un assegno. Vediamo insieme come procedere, ricordando che la denominazione dell'assegno deve essere nella lingua in cui viene redatto, e bisogna avere l'ordine incondizionato di pagare dato alla banca.

 

 

 

 

  1. Il luogo di emissione. E' un requisito formale che assume importanza in relazione al luogo in cui ha sede la banca. Se il luogo di emissione e la medesima località dell'agenzia bancaria coincidono, la presentazione dell'assegno dovrà avvenire entro 8 giorni dalla data di emissione; se le località non coincidono i termini salgono a 15 giorni.
  2. Data di emissione: E' un campo obbligatorio. Se viene indicata una data successiva al giorno in cui è emesso, l'assegno si dice post-datato, ma la post datazione è considerata illecito fiscale, a meno che questa non sia giustificata dal tempo necessario a far pervenire l'assegno al beneficiario. E' ammessa una post-datazione di 4 giorni.
  3. L'importo in cifre: Nel caso in cui la cifra sia intera, si scriverà ad esempio "534,00". Nel caso invece in cui non sia intera, la si dovrà scrivere "534,71".
  4. L'importo in lettere: In caso di discordanza fra l'importo in cifre e quello in lettere, prevale sempre la cifra in lettere. L'assegno è comunque valido anche se l'importo è indicato una sola volta o per due volte entrambe in cifre o lettere. Riproponendo l'esempio di prima, l'importo in lettere sarà "cinquecentotrentaquattro no cent" oppure "cinquecentotrentaquattro/00", nel caso in cui l'importo sia intero. In caso di cifra non intera "cinquecentotrentaquattrosettantunocent" oppure "cinquecentotrentaquattro/71".
  5. Il beneficiario: è colui al quale viene pagato l'assegno. 
  6. La sottoscrizione dell'emittente: è la firma autografata che deve corrispondere a quella depositata in banca.

 

 

Il beneficiario può presentare l'assegno all'incasso:

1. presso la dipendenza della banca trattaria dove l'emittente ha il conto corrente; in tal caso la banca verifica che la firma sia autentica e che l'assegno sia coperto, ossia che ci siano in fondi disponibili;

2. presso una banca diversa, generalmente la banca dove lui stesso è titolare di un conto corrente; in tal caso l'istituto incaricato del pagamento negozia l'assegno e, grazie ai rapporti di corrispondenza tra banche, accredita in c/c l'importo "salvo buon fine", cioè a condizione che lo stesso venga regolarmente pagato.

Quando l'assegno è a vuoto, in altre parole quando è stato emesso per un importo che non risulta in tutto o in parte disponibile sul conto corrente aperto presso la banca, il possessore dell'assegno si vede rifiutare il pagamento da parte della stessa banca.

Poiché l'assegno bancario è un titolo di credito esecutivo, il beneficiario, dopo la solenne constatazione del mancato pagamento mediante il protesto effettuato da un pubblico ufficiale (che viene reso pubblico attraverso il Registro informatico dei protesti tenuto dalla Camera di Commercio), può esercitare l'azione di regressocontro l'emittente oppure contro gli eventuali giranti.

L'azione di regresso viene esercitata per recuperare coattivamente il credito e si svolge, come per le cambiali, in tre fasi: 1) precetto, 2) pignoramento dei beni, 3) vendita giudiziale dei beni pignorati.

Per poter esercitare l'azione di regresso è necessario che l'assegno bancario sia stato presentato per il pagamento entro i termini stabiliti dalla legge (vale a dire entro otto giorni se l'assegno è pagabile nello sesso Comune in cui è stato emesso o entro quindici giorni se pagabile in Comune diverso) e che il rifiuto di pagamento da parte della banca sia stato constatato mediante atto di protesto.

 

 

 

 

L'assegno bancario

Gli assegni sono titoli di credito che vengono emessi dalle banche e che le banche si impegnano a pagare alla presentazione.

 

Il titolo di credito è un documento che attesta un diritto a ricevere la prestazione in esso contenuta e che legittima il possessore a farla valere direttamente o a cederla a terzi.

 

Soggetti coinvolti nell'assegno:

1 traente: è il titolare del conto corrente dal quale vengono presi i fondi

2 beneficiario: è colui che si presenta allo sportello munito dell'assegno

3 trattario(banca)

 

Il traente è provvisto di un blocchetto di assegni,

il blocchetto è composto da 2 parti:

1 la madre è il talloncino che rimane attaccato all'assegno

2 la figlia che è l'assegno vero e proprio

 

L'assegno deve contenere obbligatoriamente il nome della banca che deve pagare, il luogo è la data di immissione, l'importo in cifre e in lettere, la firma del traente e la clausola non trasferibile Leal

 

La girata dell'assegno

La girata è l'atto mediante il quale il beneficiario trasferisce il suo diritto di credito ad un'altra persona.

 

La girata può essere propria o per l'incasso.

 

La girata propria si divide in girata pieno o girata in bianco.

In pieno: quando il beneficiario mette la firma dietro l'assegno e scrive il nome del destinatario.

In bianco: l'assegno viene solamente firmato dal beneficiario senza specificare il nome di una terza persona.

 

LA girata per l' incasso: quando il beneficiario affida alla banca l'incarico di incassare l'assegno.

 

ESERCIZIO: Il signor Lupetti titolare della ditta Milleidee Srl vende in data 14 maggio 2016 al signor Righetti 30 lampade al prezzo di 40€ l'una e 3 lampadari al prezzo di 35€  l'una. L'importo totale della fattura viene regolato tramite assegno bancario tratto sulla banca Unicredit e emesso 3 giorni dopo il beneficiario incassa l'assegno presso la sua banca.

 

Quanto spende? Chi è il beneficiario? Chi è il trattario? Chi è il traente?

 

 

Servizi Postali

Servizi postali: i servizi che offre la posta ormai sono a tutti gli effetti sono veri e propri servizi bancari, la posta infatti offre: conti corrente, assegni postali, carte di credito, bollettini postali.

 

 

La cambiale

La cambiale: è una promessa o un ordine di pagamento da effettuarsi a una determinata scadenza solitamente successiva alla data di emissione

Anche la cambiale è un titolo di credito

La scadenza della cambiale può essere a vista, cioè, che si paga alla presentazione. Non c'è scadenza ma deve essere pagata entro un anno dall'emissione.

Oppure giorno fisso, cioè data precisa del pagamento.

 

Oppure dopo un determinato tempo dalla data di emissione. 

Domande

 

1.Cos'è un titolo di credito?

Nella vita gestire del denaro è inevitabile. Quando le cifre in ballo sono importanti, piuttosto che trasportare moneta contante, si preferisce utilizzare i cosiddetti titoli di credito.

 il titolo di credito è un documento sottoscritto dal debitore che attribuisce al legittimo possessore il diritto di pretendere la prestazione indicata nel titolo stesso.

Consiste dunque in una specie di promessa che lega due soggetti, tramite un supporto cartaceo che certifica il tipo di rapporto presente tra i due.

Qualunque sia la prestazione, il caso, i soggetti, il titolo di credito si manifesta sempre attraverso un documento cartaceo. Si tratta di un modulo prestampato, da compilare solo nelle parti vuote e che non va in alcun modo modificato in un secondo momento.

I titoli di credito possono essere sia assegni che cambiali che azioni di società e sono un mezzo di pagamento molto diffuso che non prevede scambio di denaro contante.

Generalmente per “prestazione” s’intende l’esborso di una cifra in denaro ( ed è il caso di cambiali ed assegni, comunemente utilizzati) ma tale prestazione può anche consistere nel diritto di partecipare ad assemblee, diritto di voto, possibilità di percepire interessi o dividendi (ed in questo caso si tratta di azioni societarie) oppure ancora in una garanzia che rappresenta il diritto di ritirare delle merci o trasferirne ad altri la proprietà

 

2 Titoli di credito si dividono in tre tipologie.Quali?

titoli al portatore: così definiti in quanto nel titolo viene inserita la clausola al portatore e non viene indicato nel titolo il beneficiario; lo sono anche se nel titolo si inserisce un nome del beneficiario. Tali titoli circolano con la semplice consegna del titolo e la legittimazione all'esercizio del diritto avviene con la sola presentazione del titolo al debitore. In via generale non viene ammesso l'ammortamento. Esempi: assegno, azione di risparmio, obbligazione.

 

titoli all'ordine: così definiti in quanto nel titolo viene inserito il nome di una determinata persona-beneficiaria e la circolazione avviene attraverso girata. La girata è una dichiarazione scritta sul titolo che ordina al debitore di adempiere la propria obbligazione nei confronti del giratario. Essa può essere: 

 

  • 1. piena: quando c'è il nome del giratario; 

  • 2. in bianco: quando non contiene il nome del giratario e c'è solo la firma del girante; 

  • 3. per procura: quando il giratario (ultimo prenditore che riceve) ha la funzione di rappresentante del girante per l'incasso; in questo caso il diritto cartolare rimane in capo al girante-proprietario; 

  • 4. in garanzia: quando il girante gira il titolo a un giratario attribuendogli un diritto di pegno sul titolo a garanzia di un credito che lo stesso vanta nei confronti del girante; in questo caso il girante resta proprietario del titolo, mentre il giratario è legittimato all'esercizio del diritto

 

titoli nominativi: in tali titoli viene inserito il nome di una persona determinata (beneficiario) e il nome deve risultare anche in un registro tenuto dall'emittente. Per il trasferimento vi sono due modalità:

  • 1. trasferimento tramite transfert (emittente): se il trasferimento del titolo è richiesto all'emittente dall'alienante (debitore) esso deve esibire il titolo e provare all'emittente la propria identità e la propria capacità di disporre del titolo tramite certificazione di un notaio; se il trasferimento del titolo è richiesto dall'acquirente (nuovo beneficiario) esso deve esibire il titolo acquisito e deve dimostrare il suo diritto di acquisto mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata; 

  • 2.trasferimento mediante girata: l'alienante pone sul titolo il nome del giratario (beneficiario) mentre l'emittente provvederà successivamente alla trascrizione nel registro del trasferimento.

 

3.Che cos'è la carta di credito?

E' un metodo di pagamento. La carta di credito è un tipologia di carta di pagamento ovvero uno strumento di pagamento, costituito da una carta di materia plastica. Dispone di un dispositivo per il riconoscimento dei dati identificativi del titolare e dell'istituto bancario o finanziario emittente. Costituisce una forma di denaro elettronico.

Viene rilasciata da una banca o da un ente finanziario e l'utilizzo della disponibilità della carta varia in funzione dell'affidabilità del cliente stesso.

 

4.Quali sono le caratteristiche delle carte di credito?

La carta di credito più comune è quella cosiddetta a saldo. Le sue caratteristiche sono:

deve essere sempre legata ad un conto corrente.

E' nominativa: alla sua presentazione viene richiesto uh documento valido (carta di identità o passaporto)

Richiede la firma del titolare della carta di credito sul pagamento (esempio sullo scontrino)

Si può mettere un limite massimo di spesa (dipende dalle condizioni contrattuali)

Sulla carta di credito a saldo i soldi vengono scalati tutti insieme dal conto corrente entro il 15 del mese successivo. Esempio nel mese di marzo io faccio 10 acquisti diversi con la carta di credito (supermercato, ristorante, benzina...) che ammontano in totale a 860 euro. A marzo dal mio conto non viene prelevato niente. Il 15 di aprile mi prelevano 860 euro.

Arriva a Arriva a casa un estratto conto dettagliato dove io posso andare a vedere ogni singolo acquisto effettuato son la carta.

Con la carta di credito si può comprare sui internet

Si possono fare prelievi all'estero

Ha solitamente un costo annuale

 

5.Quante tipologie di carte di credito conosci?

Le principali tipologie di carte di credito sono tre:

- Carta di credito "a saldo" (charge): rappresenta la più comune carta di credito. Quella descritta sopra.

- Carta di credito rateale o rotativo (revolving): rappresenta lo strumento di pagamento emesso da una banca, o istituto finanziario, che consente di rateizzare il pagamento della merce acquistata. La rateazione comporta un costo aggiuntivo per l'acquirente dovuto alla corresponsione degli interessi sul finanziamento, finché quest'ultimo si mantiene entro un tetto massimo, detto fido. Quando, invece, il saldo del conto corrente in negativo supera l'importo del fido, il cliente deve pagare anche una commissione di massimo scoperto. Il rimborso del debito avviene in maniera rateale, Gli oneri di gestione rappresentano un valore molto elevato.

 

Smarrimento e clonazione della carta

Gli unici rischi collegati sono rappresentati dalla possibilità di smarrimento e/o cloning dei codici di autenticazione della carta di credito attraverso attacchi informatici mirati specie attraverso la rete Internet durante le transazione sui portali di e-commerce o direttamente sulle banche dati degli emittenti. Nel primo caso ovviamente è possibile fare denuncia di smarrimento e bloccare l'operatività della carta su richiesta esplicita all'emittente.

 

6.Cos'è una carta di debito?

La carta di debito, chiamata carta bancomat[ è una carta di pagamento che prevede l'addebito delle cifre spese sul conto del titolare, contestualmente all'esecuzione dell'operazione. Questo strumento di pagamento è collegato ad un conto corrente bancario

Il termine "di debito" deriva proprio dal fatto che i fondi, spesi presso esercizi commerciali o prelevati presso gli sportelli automatici bancari per mezzo della carta, vengono addebitati immediatamente sul conto del titolare.

Le sue caratteristiche sono:

Deve essere legata ad un conto corrente

Per pagare non c'è bisogno di firmare ma solo di digitare il codice pin.

Non si può usare su internet

Ha un limite massimo di spesa mensile (dipende dalle condizioni contrattuali)

Se io presto la carta bancomat ad un'altra persona, se questa sa il codice pin, la può usare


7.Cos'è un bonifico bancario?

Il bonifico è una operazione bancaria che consente il trasferimento di fondi in genere da un conto corrente ad un altro In realtà l'ordinante può anche non avere un conto corrente e recarsi allo sportello con i contanti da inviare al conto corrente del destinatario.

E' soggetta al pagamento di una commissione a carico dell'ordinante 

Per alcune banche è addirittura gratis nel caso in cui l'operazione è eseguita online. Il costo di un bonifico bancario internazionale (trasferimento di fondi all'estero) è maggiore rispetto a quello nazionale (trasferimento di fondi in Italia) e varia da banca a banca.

 

8.Cos'è un giroconto?

Il giroconto è un particolare tipo di bonifico bancario che avviene tra filiali della stessa banca. Non ha costi. Lo scambio di denaro deve avvenire tra un conto corrente ed un altro conto corrente.

 

9.Cos'è l' IBAN?

IBAN (International Bank Account Number) è uno standard internazionale utilizzato per identificare un'utenza bancaria. Possiamo quindi dire che l'IBAN è il codice identificativo di un conto corrente bancario.

Il codice IBAN italiano è' formato da 27 caratteri alfanumerici.

 

10.Cos'è la RID?

la RID, che sta per Rimessa Interbancaria Diretta, è più comunemente definita coma la domiciliazione di un pagamento su un conto corrente bancario.

Le più comuni forme di RID consentono di appoggiare presso un solo conto corrente tutti gli addebiti relativi ai costi famigliari della luce, dell’acqua, del gas eccetera.. È innegabile la facilità e la comodità di questo metodo di pagamento delle bollette, 

 

Il titolare di un conto corrente bancario può decidere di dare mandato alla banca di pagare alcuni servizi tramite il rid. L'esempio classico è quello della bolletta del telefono, della luce, del gas. Ma può essere anche la rata del mutuo, del finanziamento.Insomma, tutte quelle cose che una volta si pagavano col bollettino postale e ti costringevano ad andare all'ufficio postale e fare la fila oggi si possono pagare tramite rid cioè dando una disposizione in banca con la quale dici che quando ti arriva la bolletta te la addebitino sul conto corrente e tu non devi andare da nessuna parte. 

 

11 Quanti tipi di assegno conosci?

Assegno circolare

assegna bancario trasferibile

 

assegno bancario non trasferibile