TIPOLOGIA A – ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
PROPOSTA A1
Salvatore Quasimodo, Alla nuova luna, in Tutte le poesie, a cura di Gilberto Finzi, Mondadori, Milano, 1995.
In principio Dio creò il cielo
e la terra, poi nel suo giorno
esatto mise i luminari in cielo
e al settimo giorno si riposò.
Dopo miliardi di anni l’uomo,
fatto a sua immagine e somiglianza,
senza mai riposare, con la sua
intelligenza laica,
senza timore, nel cielo sereno
d’una notte d’ottobre,
mise altri luminari uguali
a quelli che giravano
dalla creazione del mondo. Amen.
Alla nuova luna fa parte della raccolta La terra impareggiabile, pubblicata nel 1958, che testimonia l’attenzione di Quasimodo (1901 - 1968) per il mondo a lui contemporaneo e la sua riflessione sul progresso scientifico e sulla responsabilità degli scienziati in un’epoca di importanti innovazioni tecnologiche. La poesia è ispirata al lancio in orbita del primo satellite artificiale Sputnik I, avvenuto nel 1957.
Comprensione e analisi
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte a tutte le domande proposte.
1. Presenta il contenuto della poesia e descrivine sinteticamente la struttura metrica.
2. Le due strofe individuano i due tempi del discorso poetico che presenta uno sviluppo narrativo sottolineato dalla ripresa di concetti e vocaboli chiave. Individua le parole che vengono ripetute in entrambe le parti del componimento e illustra il significato di questa ripetizione.
3. L’azione dell’uomo ‘creatore’ viene caratterizzata da due notazioni che ne affermano la perseveranza e il coraggio; individuale e commentane il significato.
4. Al verso 8 Quasimodo isola l’espressione ‘intelligenza laica’: quale rapporto istituisce, a tuo avviso, questa espressione tra la creazione divina e la scienza?
5. A conclusione del componimento il poeta utilizza un vocabolo che conferisce al testo un andamento quasi liturgico; commenta questa scelta espressiva.
Interpretazione
Facendo riferimento alla produzione poetica di Quasimodo e/o ad altri autori o forme d’arte a te noti, elabora una tua riflessione sulle modalità con cui la letteratura e/o altre arti affrontano i temi del progresso scientifico tecnologico e delle responsabilità della scienza nella costruzione del futuro dell’umanità.
Svolgimento
Comprensione e analisi :
1.Presenta il contenuto della poesia e descrivi sinteticamente la struttura metrica.
● Per rispondere alla prima parte della domanda (“presenta il contenuto della poesia”) , rileggi attentamente il testo: troverei alla fine della poesia alcune informazioni che ti serviranno per descriverne il contenuto .
Attenzione a non fare copia e incolla, ma utilizza dei sinonimi ed elabora con parole tue.
● Per descrivere la struttura metrica , tieni a mente queste domande :
1. Quante strofe ci sono ?
2. Quanti versi ci sono ?Come sono i versi ?
3. Che tipo di rima è presente nella poesia ?
1.Le strofe sono facilmente individuabili dalla presenza di spazio evidente che separa le parti della poesia.
Guardando il testo notiamo che c’è uno spazio che separa in due la poesia , quindi la risposta è :
“La Lirica si compone di 2 strofe. La prima strofa si compone di 4 versi ( ovvero 4 righe ), la seconda strofa si compone di 9 versi”.
2.Nella maggior parte dei casi, il verso è definito dal numero delle sillabe che contiene. Esempio:
-endecasillabo: verso di undici sillabe
-senario: verso di sei sillabe
-ottonario: verso da otto sillabe
Contando il numero delle vocali in un verso otteniamo il numero delle sillabe (il dittongo ha però valore di un'unica sillaba ).
Se consideriamo la prima strofa notiamo che :
- nel primo verso ci sono 10 sillabe
- nel secondo verso ci sono 9 sillabe
- nel terzo verso ci sono 11 sillabe .
Se provi a continuare l’analisi noterai come non ci sia una struttura fissa, ma ogni verso (rigo) è diverso.
Possiamo allora affermare che : “Non è presente una struttura fissa nel componimento poetico, ma siamo di fronte a dei versi liberi” .
3.Rima : la rima consiste in una perfetta identità di suono di una o più sillabe di due parole a partire dall’ultima vocale accentata. I tipi di rima più usati :
- Baciata : quando si trovano due rime l’una dopo l’altra AABB
- Alternata : quando rimano versi alterni. ABAB
- Incrociata: quando il primo verso rima con il terzo, il secondo con il quarto, e così via. ABBA
- Incatenata : quando il primo rima con il terzo, mentre il secondo con il secondo, con il primo e con il terzo della sestina seguente. ABABCB
- Rima interna : se la rima si trova dentro il verso
- Rima sciolte: se accade che i versi di una poesia non rimino tra di loro.
Analizzando la nostra poesia, notiamo come i versi non rimano tra di loro . Possiamo affermare che: “è presente una rima sciolta”.
Ricapitolando la seconda parte della risposta alla domanda 1 :
“La lirica si compone di 2 strofe: la prima strofa si compone di 4 versi , la seconda strofa si compone di 9 versi.Non è presente una struttura fissa nel componimento poetico, ma siamo di fronte a dei versi liberi. Notiamo come i versi non rimano tra di loro, possiamo affermare dunque che è presente una rima sciolta”.
2.Le due strofe individuano i due tempi del discorso poetico che presenta uno sviluppo narrativo sottolineato dalla ripresa di concetti e vocaboli chiave . Individua le parole che vengono ripetute in entrambe le parti del componimento e illustra il significato di questa ripetizione.
Il poeta tramite la suddivisione del componimento poetico in due strofe, suddivide la narrazione in due tempi diversi: nella prima strofa si fa riferimento alla creazione del mondo risalente a miliardi di anni fa, nella seconda strofa fa riferimento al presente, in particolare ad un avvenimento avvenuto nel 1957, ovvero al lancio in orbita del satellite SputniK.
Per sottolineare questo tipo di andamento temporale, decide di ripetere alcuni termini nella prima e nella seconda strofa : CIELO e LUMINARI.
Questa scelta:
1. rimarca il tema principale dell’opera, dettato anche dal titolo, ovvero la messa in “cielo” della nuova “luna” .
2. Crea un PARALLERISMO ( SIMILITUDINE) tra l’uomo e Dio e le loro azioni, con parole che comunque rimarcano la loro contrapposizione (la loro differenza ). L’uomo, grazie alla sua intelligenza laica e senza timore, è riuscito a porre nel cielo, così come fece Dio, altre stelle ( LUMINARI), che altro non sono che i satelliti lanciati in orbita.
Mentre Dio però creò le stelle in un giorno e si riposò, l’uomo creò in una notte e senza mai riposare.
3.L’azione dell’uomo “creatore” viene caratterizzata da due notazioni che ne affermano la perseveranza e il coraggio; individuale e commentane il significato .
Le notazioni sono : “senza paura” e “senza riposo”.
Con queste espressioni il poeta vuole mettere in evidenza come l’uomo, senza paura delle conseguenze delle sue azioni , va avanti con le scoperte scientifiche, senza voltarsi indietro e riflettere.
4.Al verso 8, Quasimodo isola l’espressione “intelligenza laica”; quale rapporto istituisce, a tuo avviso, questa espressione tra la creazione divina e la scienza.
Con questa espressione il poeta sottolinea come , a partire dall’illuminismo, l’uomo si sia liberato dalle briglie della fede; le sue scoperte e le innovazioni ( tecnologiche, scientifiche.. )sono dunque frutto di una intelligenza laica, poiché nessun condizionamento della Chiesa o comunque della fede in generale, è più in grado di bloccare sia il progresso che le domande a cui l’uomo tende a dare una risposta.
5.A conclusione del componimento il poeta utilizza un vocabolo che conferisce al testo un andamento quasi liturgico; commenta questa scelta espressiva.
Il vocabolo scelto dall’autore è “AMEN”, questo perché è come se il suo componimento assumesse la forma di una preghiera rivolta all’uomo; nella seconda strofa l’uomo diventa il creatore, viene messo al pari di Dio, e la preghiera è a lui rivolta per invitarlo alla riflessione su ciò che sta facendo.
Il poeta già nel 1958 è preoccupato dei progressi scientifici e delle scoperte effettuate dall’uomo, e si domanda se un giorno le nuove generazioni pagheranno il prezzo delle conseguenze . IL rapporto tra scienza e miglioramento della vita non sempre va di pari passo, è importante porsi dei limiti, per garantire dei valori che potrebbero essere dimenticati.
Questa sua preoccupazione è messa in evidenza anche grazie alla figura retorica dell’ALLITTERAZIONE DELLA LETTERA R, presente nel componimento poetico .
Interpretazione
In questa seconda parte del compito ti chiede di fare dei collegamenti con altri autori o forme d’arte a te noti, elaborando una tua riflessione sulle modalità con cui la letteratura e/o altre arti affrontano i temi del progresso scientifico -tecnologico e delle responsabilità della scienza nella costruzione del futuro dell’umanità.
Quasimodo non fu l’unico poeta a scrivere di progresso scientifico; il futurismo fu una corrente letteraria e artistica che aveva come tema principale proprio il progresso scientifico e le innovazioni industriali.
Anche Verga tratta il tema del progresso nella Prefazione dei Malavoglia, che è nota con il titolo La fiumana del progresso.