Lo Stato è l’organizzazione di un gruppo sociale, cioè il popolo, che si stanzia su un territorioper raggiungere gli interessi della società, attraverso l’esercizio di un potere sovrano.
Gli elementi costitutivi dello Stato sono 3:
Gli elementi costitutividello Stato sono 3:
1) popolo
territorio
sovranità
1_ IL
POPOLO
Il popolo Il popolo è l’elemento personale dello Stato: esso è formato dai cittadini I cittadini sono individui dotati di uguali diritti. E’
cittadino colui il quale è legato allo Stato cui appartiene dal vincolo della cittadinanza.
Chi non è
cittadino non ha diritti? La nostra Costituzione garantisce a tutte le persone i
diritti fondamentali.Sul territorio di uno Stato non ci sono infatti solo i cittadini ma si trovano anche gli stranieri (per esempio i turisti, chi ha un permesso di studio
o di soggiorno) e gli apolidi (apolide= tutti coloro che non possiedono nessuna cittadinanza).
Sia gli stranieri che gli apolidi che risiedono in uno Stato formano la popolazione.
La
cittadinanza europea (cioè essere cittadini di uno stato appartenente all'Unione Europea) garantisce diritti ai membri degli Stati europei che aderiscono
all’Unione europea.
Quindi,
che differenza c'è tra popolo e popolazione? Il popolo di uno stato è formato dai cittadini di quello stato; la popolazione invece è
l'insieme di tutte le persone che si trovano in quello stato compreso i turisti, gli stranieri e gli apolidi
Che differenza c'è tra Stato e Nazione?
Lo Stato è un ente politico e giuridico costituito dal popolo, dal territorio e dalla sovranità, invece la Nazione è un’entità storico-culturale, un insieme di individui uniti fra loro dalla lingua, dalla religione e dalle origini comuni.
Il concetto di cittadinanzaindica l’appartenenza di una persona a uno Stato, la nazionalitàinvece indica il vincolo che lega un individua a una Nazione.
Sullo
stesso territorio convivonogruppi etnici diversi: in questo caso lo Stato è plurinazionale (per esempio la Svizzera e gli Stati Uniti).
Negli Stati nazionali esistono piccoli gruppi appartenenti a etnie differenti: si tratta di minoranze che in alcuni casi parlano una lingua diversa da quella ufficiale (per esempio in Trentino
Alto Adige, le indicazione sono scritte sia in italiano che in tedesco).
2_ IL TERRITORIO
Il territorio costituisce l’elemento materiale dello Stato: lo spazio sul quale esso esercita la propria sovranità. Il territorio comprende:la terraferma, il sottosuolo, l’atmosfera
sovrastante, le acque territoriali, il territorio fluttuante (navi, gli aerei militari), le ambasciate e i consolati all’estero.
Il territorio è lo spazio, delimitato da
confini, all'interno del quale lo Stato esercita la propria sovranità.
Se, per conquista militare o per qualsiasi altra ragione, lo Stato perde tutto il proprio
territorio, cessa di esistere. Esso, privato di un ambito entro il quale esercitare il proprio potere sovrano, non ha più alcuna funzione e non c'è nulla che ne motivi la
sopravvivenza.
Ciò spiega la ragione per la quale tutti gli Stati, nessuno escluso, sono pronti a ricorrere
alle armi e a sacrificare la vita dei propri cittadini pur di difendere i propri confini. Difendendo i confini e il territorio in essi compreso lo Stato difende se stesso e la propria sopravvivenza.
Il territorio dello Stato comprende:
la terraferma;
le acque territoriali;
lo spazio aereo che sovrasta la terraferma e le acque territoriali;
il sottosuolo sia terrestre che marino
il territorio fluttuante
le ambasciate e i consolati all'estero
La terraferma, come tutti sappiamo, è il suolo, cioè la parte solida del territorio.
Le acque territoriali sono costituite da una fascia di mare, solitamente non più ampia di dodici miglia, sulla quale si estende la sovranità dello Stato. Le
navi che vi entrano, entrano nel territorio dello Stato e sono soggette alle leggi di questo.
Lo spazio aereo che sovrasta il suolo e le acque territoriali è soggetto anch'esso alla sovranità dello Stato che può vietare a qualsiasi velivolo di entrarvi. Tale potere,
tuttavia, si arresta al limite dell'atmosfera, cosicché i satelliti possono
orbitareliberamente intorno al globo.
Il sottosuolo è soggetto alla sovranità dello Stato solo fin dove arriva la concreta possibilità di sfruttamento. Nessun Paese può pretendere, ad esempio, di estendere la propria sovranità fino al centro della Terra.
Le navi e gli aerei costituiscono il cosiddetto territorio flottante dello Stato. La disciplina a cui sono soggetti, però, è diversa a seconda che siano militari o civili.
Le navi e gli aerei militari costituiscono territorio dello Stato di cui battono bandiera, anche se si trovano in un porto o in un aeroporto straniero. Ciò comporta, ad esempio, che se un
marinaio italiano commettesse un delitto su una nave
militare italiana ancorata nel porto di Marsiglia, verrebbe giudicato dalle nostre autorità secondo le nostre leggi come se il fatto fosse accaduto in Italia.
Le navi e gli aerei civili, invece, sono territorio dello Stato di cui battono bandiera fin quando si trovano in cieli o in acque internazionali.
Cessano di esserlo nel momento in cui entrano nelle acque territoriali o nello spazio aereo di un altro Stato. Ciò comporta, riprendendo l'esempio precedente, che se un marinaio commettesse un
delitto a bordo di una nave civile italiana ancorata nel porto di Marsiglia, verrebbe arrestato dalle autorità locali come se avesse commesso il fatto sulla banchina o in un bar del porto.
Le sedi diplomatiche (ambasciate e consolati) per un'antica consuetudine internazionale, sono protette dalla cosiddetta immunità territoriale. Questa consiste in una serie di privilegi il più
noto dei quali è il divieto, per le autorità dello Stato ospitante, di introdursi nel palazzo sede dell'ambasciata, senza l'autorizzazione del diplomatico che vi dimora.
Questa particolare condizione viene talvolta indicata come extraterritorialità, ma si tratta di una qualificazione non del tutto esatta. Entrare in un'ambasciata o in
un consolato non significa entrare in un Paese
straniero. Le sedi diplomatiche, sebbene soggette ad un regime giuridico particolare, rimangono pur sempre territorio dello Stato ospitante.
3_ LA SOVRANITA'
La sovranità consiste nel potere che lo Stato esercita su tutti coloro che ne fanno parte. “Sovrano” significa “che sta al di sopra, che non riconosce nessun potere superiore al
suo”.
Il potere dello Stato è esclusivo perché esso può legittimamente fare uso della forza per costringere i consociali a rispettare le norme e a tenere determinati comportamenti. Il potere dello Stato è anche originario perché la sua potestà d’imperio non deriva da nessuna autorità ad esso superiore.
La
sovranità dello Stato si manifesta tramite l’esercizio della funzione legislativa, cioè nel potere di emanare le norme giuridiche;
della funzione esecutivae amministrativa,che consiste nel potere di applicare le norme
giuridiche; della funzione giurisdizionale, relativa al potere di interpretare le norme giuridiche. Nello Stato moderno il potere
legislativo spetta al Parlamento, il potere esecutivo al Governo e il potere giurisdizionale alla Magistratura.
FORME DI STATO, per indicare i diversi modi attraverso i quali si combinano i tre elementi costitutivi dello Stato: popolo, territorio e sovranità si possono distinguere quattro forme di Stato: lo Stato democratico costituzionale, lo Stato socialista, lo Stato totalitario, lo Stato assoluto.
Stati democratici e totalitari
Nello Stato democratico la sovranità appartiene al
popolo:lo Stato deve ottenere il consenso e rispettare la volontà dei cittadini;
Nello
Stato totalitario il potere politico non si basa sul consenso dei cittadini. Ai vertici dello Stato totalitario vi può essere un partito, o un capo militare o un politico
dotato di tutti i poteri (per esempio l’Italia di Mussolini o la Germania di Hitler).
L’esercizio della sovranità in rapporto al territorio
La sovranità si distingue in 3 forme di Stato: lo Stato unitario, in cui il potere sovrano viene concentrato in un apparato centrale, costituito da un numero
ampio di organi politici; lo Stato regionale, dove il territorio è diviso in regioni, dotate di autonomia legislativa e amministrativa. La
sovranità appartiene agli organi centrali; lo Stato federale, formato dall’unione di più Stati membri o federali,
ciascuno dei quali esercita sul proprio territorio un potere sovrano (per esempio gli Stati Uniti d’America).
Lo Stato liberale: applica il principio della divisione dei poteri: i poteri del sovrano vengono limitati e vengono
riconosciuti i diritti inviolabili dell’uomo.
Con la teoria del liberalismo economico le attività di produzione e di scambio devono essere lasciate alla libera iniziativa dei privati.
Lo Stato interventista si sviluppa dalla seconda metà del 20° secolo negli Stati Uniti e in Europa, e da vita al sistema a economia mista. Lo Stato affianca l’iniziativa privata in campo sociale e economico, per garantire infrastrutture (strade, ponti, porti) e servizi essenziali (l’istruzione, la sanità, l’abitazione).
Lo stato socialista: Quando lo Stato interviene in campo economico eliminando la libertà di iniziativa privata.
I caratteri della maggior parte degli Stati contemporanei
Lo Stato contemporaneo si presente come Stato di diritto, costituzionale, rappresentativo, democratico e sociale.
• E’ Stato di diritto perché si regge sull’assoluta sovranità della legge, che disciplina i comportamenti non solo dei cittadini ma anche dello Stato;
• E’ Stato costituzionale perché si basa su una costituzione che riconosce i diritti fondamentali della persona e l’uguaglianza dei cittadini;
• E’ Stato rappresentativo perché i cittadini esercitano il potere sovrano mediante l’elezione dei propri rappresentanti, è anche democratico perché riconosce che il potere appartiene al
popolo;
• E’ Stato sociale perché agisce al fine di garantire un insieme di diritti economici e sociali (per esempio il diritto alla salute, al lavoro ecc..)
5. Lo Stato come soggetto giuridico
Il termine Stato assume 2 significati. Può essere usato nel senso di Stato-comunità, cioè come una realtà sociale, composta da cittadini, apolidi o stranieri o da individui e gruppi sociali. Può
essere usato quando ci riferiamo al complesso di organi ai quali l’ordinamento giuridico attribuisce il potere di emanare e applicare le norme giuridiche.
Lo Stato-apparato
Allo Stato l’ordinamento giuridico riconosce la personalità giuridica (definito anche Stato-soggetto o Stato-persona). Lo Stato è dotato di capacità giuridica e di capacità di agire. Dalla
capacità giuridica discende la titolarità di diritti e doveri nei rapporti con i cittadini; lo Stato in quanto titolare della capacità di agire può compiere atti giuridici (per esempio può
emanare leggi, stipulare contratti e sottoscrivere trattati internazionali). Lo Stato agisce attraverso degli organi. Gli organi dello Stato rappresentano il modo attraverso il quale il popolo
esercita la sovranità popolare. Le funzioni dello Stato
Il nostro ordinamento costituzionale prevede alcune interferenze tra le funzioni legislativa, esecutiva e giurisdizionale:
POTERE LEGISLATIVO (parlamento) fare le leggi;
POTERE ESECUTIVO:(governo) farle eseguire;
POTERE GIUDIZIARIO: (magistratura) giudicare se la legge è rispettata.
• il potere legislativo (Parlamento) svolge funzioni legislative e amministrative (ad esempio fa le leggi, nomina i dipendenti delle Camere) e funzioni giurisdizionali (pone il Presidente
della Repubblica in stato di accusa);
• il potere esecutivo (Governo) svolge anche funzioni legislative. Esso può emanare atti aventi (per esempio i decreti di legge e quelli legislativi);
• il potere giurisdizionale (Magistratura) svolge funzioni amministrative. Può nominare il tutore di un incapace assoluto, oppure autorizzare acquisti o vendite di beni appartenenti ai
minori.
FORME DI STATO, per indicare i diversi modi attraverso i quali si combinano i tre elementi costitutivi dello Stato: popolo, territorio e governosi possono distinguere quattro forme di Stato: lo Stato democratico costituzionale, lo Stato socialista, lo Stato totalitario, lo Stato assoluto.
Le forme di governo.- Mentre le forme di Stato attengono allo studio dello Stato-comunità (o Stato-ordinamento), le forme di governo riguardano soltanto lo Stato-apparato, cioè lo Stato come soggetto (persona giuridica) all’interno dell’ordinamento statale. Più precisamente, a proposito delle forme di governo intendiamo come viene ripartito il potere tra i diversi organi dello Stato.
La forma di governo vigente nell’ordinamento italiano è quella parlamentare
La forma di governo presidenziale e la sua variante monarchica, la monarchia costituzionale, si caratterizzano invece per una rigida separazione tra l’esecutivo e il legislativo e per l’unificazione delle cariche di capo dello Stato e vertice del Governo in una stessa persona (il Re nella monarchia costituzionale e il Presidente nella forma di governo presidenziale).
Il sistema semipresidenziale,esso è frutto di un’elaborazione dottrinaria relativamente recente, proposta per la forma di governo francese a seguito dell’introduzione dell’elezione a suffragio universale e diretto del Presidente della Repubblica (1962). Esso risulterebbe dalla combinazione di forti poteri di governo in capo al Presidente della Repubblica con il mantenimento della fiducia parlamentare tra il Governo e il Parlamento; proprio per questo, però, alcuni autori preferiscono parlare, anziché di forma di governo semipresidenziale, di forma di governo-parlamentare a tendenza presidenziale.