Dopo aver studiato e letto fino in fondo questi appunti, rispondete alle seguenti domande:

 

  1. Cosa significa e quando si colloca l’età oscura (i secoli bui) della storia greca?
  2. L’invasione dei Dori: da dove venivano, quando invasero la Grecia e cosa comportò la loro invasione?
  3. La prima colonizzazione greca: cause, quando, dove (verso quali territori) si svolse la prima colonizzazione greca
  4. Indicate le cause, quando, dove (verso quali territori) della prima colonizzazione greca
  5. Quali sono le differenze tra la prima e la seconda colonizzazione?
  6. Quali sono le conseguenze della seconda colonizzazione greca?
  7. Cosa significa Magna Grecia e dove si colloca geograficamente?
  8. Colloca geograficamente quella che si definisce l’Asia Minore. A quali territori corrisponde oggi?
  9. Cosa significa “colonia” e cosa significa “madrepatria”
  10. Come avveniva la fondazione di una colonia? Quali erano i rapporti fra le colonie e la madrepatria
  11. Definisci i seguenti termini: Aristocrazia, Oligarchia, Democrazia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La prima colonizzazione greca

 L'arrivo dei Dori e la prima colonizzazione greca

 

materiale preso da questo link: 

https://www.storiafacile.net/medioevo_ellenico/prima_colonizzazione_greca.htm

 

Cosa si intende per prima colonizzazione greca? L'arrivo dei Dori in Grecia determinò un rimescolamento delle popolazioni che vivevano in quelle zone.

Parte dei territori greci furono conquistati dai Dori: si pensi, ad esempio, alla sconfitta dei Micenei.

Altre popolazioni (Eoli e Ioni) si spostarono a causa dell'arrivo degli invasori.

Tutte queste migrazioni presero il nome di prima colonizzazione greca.

 

E' possibile ricostruire i movimenti delle popolazioni in seguito all'invasione dorica?

 

E' piuttosto difficile ricostruire con precisione i movimenti delle varie popolazioni in seguito all'arrivo dei Dori.
Dove si stanziarono i Dori? La maggior parte dei Dori si stanziò nel Peloponneso

Da qui, essi, si diressero verso CretaRodi e sulle coste dell'Asia Minore che si trovano di fronte al Peloponneso.

Invasione dei Dori in Grecia
Per quali ragioni i Dori riuscirono a conquistare il Peloponneso?

 

Dori riuscirono a conquistare il Peloponneso dato che le loro armi erano costruite in ferro ed erano, per questo motivo, molto più resistenti delle armi in bronzo dei Micenei.
L'arrivo dei Dori fu l'unica causa della prima colonizzazione greca? L'arrivo dei Dori, molto probabilmente, non fu l'unica causa della prima colonizzazione greca.

Molte migrazioni potrebbero essere state determinate anche:

  • dalla ricerca di nuove terre fertili da coltivare dato che la popolazione era diventata sempre più numerosa;
  • dalla ricerca di materie prime necessarie per l'artigianato e per il commercio;
  • dalla ricerca di nuovi mercati per i propri prodotti.

 

A queste ragioni va anche aggiunto il gusto di avventura e il desiderio di fare fortuna, tipici di un popolo inquieto come quello greco.

 

In quale periodo avvenne la prima colonizzazione greca?

 

La prima colonizzazione greca avvenne tra l'XI e il X secolo a.C.
Perché si parla di prima colonizzazione greca?

 

Si parla di prima colonizzazione greca perché ad essa ne seguì una successiva tra l'VIII e il VII secolo a.C.

 

 

 

 

La seconda colonizzazione greca

 Le colonie greche

 

materiale preso da questo link

https://www.storiafacile.net/civilta_greca/seconda_colonizzazione_greca.htm

 

 

 

Cosa si intende per seconda colonizzazione greca?

 

Verso l'VIII secolo a.C. parte della popolazione greca lasciò la propria patria a caccia di nuove terre nelle quali insediarsi e trovare migliori condizioni di vita. Questo movimento migratorio fu chiamato seconda colonizzazione greca.

 

Perché si parla di una seconda colonizzazione greca?

 

Si parla di una seconda colonizzazione greca perché, in precedenza, intorno al 1000 a.C., c'erano già stati degli spostamenti di alcune popolazioni greche (DoriEoli e Ioni) in altri territori e la formazione di colonie. Queste prime migrazioni presero il nome di prima colonizzazione greca.
Quanto durò la seconda colonizzazione greca?

 

La seconda colonizzazione greca ebbe luogo tra il VIII secolo e il VI secolo a.C.
Quali furono le cause della seconda colonizzazione greca? Alcune delle cause della seconda colonizzazione greca furono le stesse della prima colonizzazione, ovvero:
  • la ricerca di nuove terre fertili da poter coltivare in quanto la popolazione aumentava sempre più ed era difficile poter ottenere dalle aride pianure greche il cibo sufficiente;
  • la ricerca di materie prime come il grano o di metalli quali il ferro, il rame, l'oro e l'argento;
  • la ricerca di nuovi mercati sui quali collocare quei prodotti che in Grecia erano ottenuti con abbondanza come l'olio, le armi, i vasi.

 

A questi motivi, comuni anche alla prima colonizzazione, se ne aggiunsero altri tipici solamente della seconda colonizzazione, ovvero:

  • le trasformazioni della società greca e la conseguente crisi sociale che aveva impoverito i piccoli proprietari terrieri. Essi  subivano tormenti e soprusi da parte dei ricchi proprietari di terre. Quando vi erano carestie o calamità naturali erano costretti a chiedere dei prestiti ai nobili che potevano usare ogni mezzo per riavere il proprio denaro, anche ridurre in schiavitù il debitore. Spesso, i piccoli proprietari erano costretti a cedere le loro terre ai ricchi che accrescevano ancora di più i beni in loro possesso. Ciò causò la scomparsa della piccola proprietà e il sorgere del latifondo, cioè di vaste proprietà terriere facenti capo ad un unico proprietario. Queste trasformazioni portarono alla formazione di una grossa classe di nullatenenti che abbandonavano la patria alla ricerca di terra e di lavoro. Inoltre, spesso i latifondisti lasciavano le terre volutamente incolte accrescendo la fame di terra coltivabile già avvertita;
  • nelle città si creavano guerre interne tra fazioni diverse. Coloro che venivano condannati dai capi dei gruppi al potere fuggivano alla ricerca di una vita libera. 

 

 

Quali altre differenze si ebbero tra la prima e la seconda colonizzazione greca? Oltre alle motivazioni diverse che ebbero la prima e la seconda colonizzazione greca, un'ulteriore differenza fu nella diversa localizzazione delle colonie.

La prima colonizzazione greca riguardò soprattutto le isole dell'Egeo e le coste dell'Asia minore.

La seconda colonizzazione greca si diresse verso la Sicilia, l'Italia Meridionale, le coste dell'Africa Settentrionale e del Mar Nero

Le colonie fondate dai Greci nell'Italia Meridionale furono numerosissime tanto che a questa zona fu dato il nome di Magna Grecia, che significa grande Grecia, quasi ad indicare un ampliamento della madrepatria. Il primo insediamento dei Greci in Italia fu Pithekusa, l'attuale Ischia, fondata intorno al 770 a.C.. Tuttavia la prima versa grande colonia greca in Italia fu Cuma. Altre colonie greche situate nel nostro paese furono Siracusa, Messina, Taormina, Megara Iblea, Agrigento, Gela, Selinunte, Locri, Reggio Calabria, Crotone, Taranto, Metaponto, Sibari, Paestum.

Colonizzazione greca

 

Quali furono le conseguenze della seconda colonizzazione greca?

 

La seconda colonizzazione greca ebbe notevoli ripercussioni in campo economicosociale e civile.
Perché terminò la seconda colonizzazione greca? La seconda colonizzazione greca ebbe il suo massimo sviluppo nel VII secolo a.C.

Successivamente i movimenti migratori divennero meno intensi fino a cessare completamente soprattutto a causa della pressione:

  • degli Etruschi nell'Italia meridionale;

 

 

 

 

 

 

 

 

La prima colonizzazione

Cause

La prima colonizzazione greca fu causata dall'invasione dei Dori intorno all'XI secolo a.C.

Dopo la caduta della civiltà micenea ci fu un primo spostamento verso le coste dell'Asia Minore da parte di alcune popolazioni.

Durante l'XI secolo a.C. gruppi di coloni arrivarono nell'Attica stabilendosi poi nella parte centrale della costa anatolica e sulle isole prospicienti di Samo e Chio: quest'area prese il nome di Ionia.

A Nord si stabilirono coloni di stirpe eolica (provenienti dalla Tessaglia e Beozia) dal quale la regione prese il nome di Eolide.

Infine i Dori si stanziarono nella parte meridionale delle coste e nelle isole di Coo e Rodi, nella regione che prese il nome di Doride d'Asia, da distinguere dalla tradizionale Doride situata in Grecia.

 

Conseguenze politiche

In seguito alla prima colonizzazione (terminata a metà del IX secolo a.C.), le zone antistanti il Mar Egeo (coste della Penisola ellenica e della Penisola Anatolica), si poterono distinguere tre distinte fasce di colonizzazione:

la fascia dorica, dove si stabilirono i Dori. Si tratta delle zone più meridionali dell'Asia Minore e di buona parte del Peloponneso. Tra le città doriche si possono annoverare Alicarnasso e Cnido in Asia Minore e Corinto e Sparta in Grecia, oltre alle isole di Creta e Rodi.

la fascia ionica, dove si stabilirono gli Ioni. È una fascia centrale, che comprende le città di Mileto ed Efeso in Asia Minore e di Atene in Grecia, note per essere state la culla della filosofia, oltre all'isola dell'Eubea e alla penisola dell'Attica.

la fascia eolica, patria degli Eoli. È la regione più settentrionale, che comprende la Beozia, la Tessaglia e la parte settentrionale della fascia costiera dell’Anatolia sul mare Egeo con l'isola di Lesbo, patria dei poeti Saffo e Alceo.

 

La seconda colonizzazione

La seconda colonizzazione greca: cause e conseguenze; colonizzazione greca in Sicilia e nell’Italia meridionale (la Magna Grecia); come si fondava la colonia greca; fine della colonizzazione greca.

 

La seconda colonizzazione greca: cause e conseguenze

La seconda colonizzazione avvenne per motivi diversi, dall'VIII al V secolo a.C.

I cittadini liberi (il demos) reclamavano maggiore autonomia e, con l'arricchimento che portarono loro i commerci e gli altri beni mobili, decisero di avventurarsi a colonizzare nuove terre. Inoltre, la Grecia era un paese povero di risorse come fiumi, campi coltivabili, dato il territorio scosceso e tutto ciò contribuì alla scarsità di materie prime, che portò alle migrazioni.

Furono colonizzate vaste aree della Sicilia e dell'Italia meridionale, detta perciò Magna Grecia.

Dall’VIII secolo a.C. si aprì una nuova fase della Storia greca, convenzionalmente definita Età Arcaica caratterizzata da una decisa ripresa delle attività economiche e dei commerci ma anche dall’aumento demografico e la conseguente necessità di nuove terre da coltivare. Ebbe così inizio un fenomeno di eccezionale importanza: la colonizzazione greca.

Le conseguenze della colonizzazione sulla Storia non solo della Grecia, ma dell’intero bacino del Mediterraneo furono enormi. Le riassumiamo in conseguenze economiche, politiche e culturali.

 

Conseguenze economiche: alle colonie venivano richiesti quei prodotti che il territorio della città-madre non poteva produrre su larga scala, il grano in particolare; alla madrepatria invece giungevano dalle colonie continue richieste di prodotti agricoli quali vino e olio e di prodotti artigianali, come i famosi vasi in ceramica e oggetti di metallo. La colonizzazione, pertanto, diede grande impulso alla produzione artigianale, agli scambi commerciali, alla navigazione, all’utilizzo della moneta.

 

Conseguenze politiche: la colonizzazione esportò in tutto il Mediterraneo il modello di cittadinanza elaborato dalla polis, basato sull’autogoverno e su comunità di eguali.

 

Conseguenze culturali: la colonizzazione produsse un ampliamento delle conoscenze geografiche, diffuse la lingua greca presso popolazioni non greche, favorì ovunque un grande rigoglio culturale in campo letterario, artistico e filosofico. All’inizio dell’VIII a.C. secolo si diffuse l’alfabeto greco. Questo alfabeto derivava dall’alfabeto fenicio, con l’importante innovazione che mentre i Fenici scrivevano solo le consonanti, i Greci introdussero anche le vocali.

La colonizzazione greca in Sicilia e nell’Italia meridionale (la Magna Grecia)

La colonizzazione greca condusse alla fondazione di circa 150 nuove poleis sparse in tutto il Mediterraneo, un terzo delle quali in Italia meridionale – la cosiddetta Magna Grecia, cioè di una «Grecia grande» – e in Sicilia.

 

Il termine Magna Grecia comparve per la prima volta in un passo di Timeo di Tauromenio, storico greco vissuto in Sicilia nel IV-III secolo a.C., ma rimase piuttosto inusuale per le fonti antiche che di regola chiamavano “italiaoti” i Greci d’Italia e “sicelioti” quelli di Sicilia.

 

Dai resti di ceramiche e altri materiali si è dedotto che i Greci frequentarono le coste italiane già in età micenea (secc. XVI-XI a.C.).

Le prime colonie greche furono Pitecusa (odierna Ischia) e Cuma, in Campania, fondate tra il 775 e il 760 a.C. dagli abitanti di Calcide e di Eretria, le due più importanti poleis dell’Eubea. A Calcide si devono negli anni seguenti le fondazioni di Zankle (chiamata poi Messina), di Reggio, di NassoLeontini e Catania nella Sicilia orientale.
I Corinti fondarono Selinunte e Siracusa (773 a.C.), quest’ultima destinata a diventare qualche secolo dopo la più fiorente città del mondo greco; Cretesi e Rodii diedero vita a Gela (688 a.C.), nella Sicilia meridionale, la quale fondò a sua volta, nel 580 a.C. Agrigento. Gli Achei dell’Acaia fondarono SibariMetaponto e Crotone, mentre Taranto fu l’unica colonia fondata da immigrati spartani.

Oltre alle colonie insediate nell’Italia meridionale e in Sicilia, i Greci fondarono nuove poleis intorno al Bosforo e al mar Nero, sulle coste francesispagnoleafricane e sulle coste settentrionali dell’Egeo. Protagonisti principali del movimento coloniale furono i Calcidesi d’Eubea e i Corinzi.

Le caratteristiche delle colonie

Le nuove colonie greche si caratterizzavano per il forte legame con la madrepatria: erano a tutti gli effetti delle città greche, nei costumi, nell'organizzazione, nell'urbanistica e nella lingua. Ogni colonia greca conservava una notevole autonomia culturale.

 

Un'altra caratteristica che funge da tratto identitario delle diverse colonie greche è la lingua. Seppure differenziata in molti dialetti, la lingua greca ha una grammatica di base comune per tutti i greci. Col passare dei secoli il dialetto greco 'attico', quello maggiormente utilizzato dagli scrittori, diventa la lingua ufficiale dei popoli greci.

Come si fondava la colonia greca

A finanziare la spedizione verso il luogo prescelto (che doveva essere facile all’attracco, ben difendibile e ricco di acqua) era la stessa polis che metteva a disposizione le navi, i tecnici e tutti i mezzi necessari. A guidarla era l’ecista, solitamente un aristocratico. L’ecista raccoglieva circa duecento maschi, stipati in due-tre navi, prendeva il fuoco sacro della città di origine e partiva.

Sbarcati nel luogo prescelto, l’ecista provvedeva a distribuire in parti uguali la terra ai coloni e a fondare i santuari. Così facendo diveniva il vero fondatore della nuova polis, che dopo la sua morte gli tributava gli onori dovuti agli eroi.

Quelle che noi chiamiamo «colonie» i Greci le chiamavano apoikíai, termine composto da apó, “lontano”, e óikos, “casa”: le colonie erano dunque poleis “lontane da casa”, che intrattenevano stretti rapporti con la madrepatria, soprattutto di carattere commerciale, e forti legami culturali: la comunanza del dialetto, il rapporto privilegiato con alcune divinità greche, la memoria di un passato comune.

Ma per il resto l’apoikía era, in tutto e per tutto, una comunità indipendente, che poteva, a sua volta, fondare colonie.

 

Mentre le città di nuova fondazione originavano a loro volta nuovi insediamenti, le popolazioni indigene (quelle che abitavano nei luoghi dove i Greci arrivavano per fondare le loro colonie) venivano cacciate o ridotte a schiavi

Fine della colonizzazione greca

La colonizzazione greca ebbe termine sul finire del VII secolo a.C. – inizio VI secolo a.C., quando le contemporanee pressioni dei Persiani a Oriente, degli Etruschi in Italia e dei Cartaginesi in Sicilia impedirono un’ulteriore espansione delle città greche.