Dopo aver studiato e letto fino in fondo questi appunti, rispondete alle seguenti domande:
La prima colonizzazione greca |
L'arrivo dei Dori e la prima colonizzazione greca |
materiale preso da questo link:
https://www.storiafacile.net/medioevo_ellenico/prima_colonizzazione_greca.htm
Cosa si intende per prima colonizzazione greca? |
L'arrivo dei Dori in Grecia determinò un rimescolamento delle popolazioni che vivevano in quelle zone.
Parte dei territori greci furono conquistati dai Dori: si pensi, ad esempio, alla sconfitta dei Micenei. Altre popolazioni (Eoli e Ioni) si spostarono a causa dell'arrivo degli invasori. Tutte queste migrazioni presero il nome di prima colonizzazione greca.
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E' possibile ricostruire i movimenti delle popolazioni in seguito all'invasione dorica?
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E' piuttosto difficile ricostruire con precisione i movimenti delle varie popolazioni in seguito all'arrivo dei Dori. | |
Dove si stanziarono i Dori? |
La maggior parte dei Dori si stanziò nel Peloponneso.
Da qui, essi, si diressero verso Creta, Rodi e sulle coste dell'Asia Minore che si trovano di fronte al Peloponneso. |
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Per quali ragioni i Dori riuscirono a conquistare il Peloponneso?
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I Dori riuscirono a conquistare il Peloponneso dato che le loro armi erano costruite in ferro ed erano, per questo motivo, molto più resistenti delle armi in bronzo dei Micenei. | |
L'arrivo dei Dori fu l'unica causa della prima colonizzazione greca? |
L'arrivo dei Dori, molto probabilmente, non fu l'unica causa della prima colonizzazione greca.
Molte migrazioni potrebbero essere state determinate anche:
A queste ragioni va anche aggiunto il gusto di avventura e il desiderio di fare fortuna, tipici di un popolo inquieto come quello greco.
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In quale periodo avvenne la prima colonizzazione greca?
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La prima colonizzazione greca avvenne tra l'XI e il X secolo a.C. | |
Perché si parla di prima colonizzazione greca?
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Si parla di prima colonizzazione greca perché ad essa ne seguì una successiva tra l'VIII e il VII secolo a.C. |
La seconda colonizzazione greca |
Le colonie greche |
materiale preso da questo link
https://www.storiafacile.net/civilta_greca/seconda_colonizzazione_greca.htm
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La prima colonizzazione
Cause
La prima colonizzazione greca fu causata dall'invasione dei Dori intorno all'XI secolo a.C.
Dopo la caduta della civiltà micenea ci fu un primo spostamento verso le coste dell'Asia Minore da parte di alcune popolazioni.
Durante l'XI secolo a.C. gruppi di coloni arrivarono nell'Attica stabilendosi poi nella parte centrale della costa anatolica e sulle isole prospicienti di Samo e Chio: quest'area prese il nome di Ionia.
A Nord si stabilirono coloni di stirpe eolica (provenienti dalla Tessaglia e Beozia) dal quale la regione prese il nome di Eolide.
Infine i Dori si stanziarono nella parte meridionale delle coste e nelle isole di Coo e Rodi, nella regione che prese il nome di Doride d'Asia, da distinguere dalla tradizionale Doride situata in Grecia.
Conseguenze politiche
In seguito alla prima colonizzazione (terminata a metà del IX secolo a.C.), le zone antistanti il Mar Egeo (coste della Penisola ellenica e della Penisola Anatolica), si poterono distinguere tre distinte fasce di colonizzazione:
la fascia dorica, dove si stabilirono i Dori. Si tratta delle zone più meridionali dell'Asia Minore e di buona parte del Peloponneso. Tra le città doriche si possono annoverare Alicarnasso e Cnido in Asia Minore e Corinto e Sparta in Grecia, oltre alle isole di Creta e Rodi.
la fascia ionica, dove si stabilirono gli Ioni. È una fascia centrale, che comprende le città di Mileto ed Efeso in Asia Minore e di Atene in Grecia, note per essere state la culla della filosofia, oltre all'isola dell'Eubea e alla penisola dell'Attica.
la fascia eolica, patria degli Eoli. È la regione più settentrionale, che comprende la Beozia, la Tessaglia e la parte settentrionale della fascia costiera dell’Anatolia sul mare Egeo con l'isola di Lesbo, patria dei poeti Saffo e Alceo.
La seconda colonizzazione
La seconda colonizzazione greca: cause e conseguenze; colonizzazione greca in Sicilia e nell’Italia meridionale (la Magna Grecia); come si fondava la colonia greca; fine della colonizzazione greca.
La seconda colonizzazione greca: cause e conseguenze
La seconda colonizzazione avvenne per motivi diversi, dall'VIII al V secolo a.C.
I cittadini liberi (il demos) reclamavano maggiore autonomia e, con l'arricchimento che portarono loro i commerci e gli altri beni mobili, decisero di avventurarsi a colonizzare nuove terre. Inoltre, la Grecia era un paese povero di risorse come fiumi, campi coltivabili, dato il territorio scosceso e tutto ciò contribuì alla scarsità di materie prime, che portò alle migrazioni.
Furono colonizzate vaste aree della Sicilia e dell'Italia meridionale, detta perciò Magna Grecia.
Dall’VIII secolo a.C. si aprì una nuova fase della Storia greca, convenzionalmente definita Età Arcaica caratterizzata da una decisa ripresa delle attività economiche e dei commerci ma anche dall’aumento demografico e la conseguente necessità di nuove terre da coltivare. Ebbe così inizio un fenomeno di eccezionale importanza: la colonizzazione greca.
Le conseguenze della colonizzazione sulla Storia non solo della Grecia, ma dell’intero bacino del Mediterraneo furono enormi. Le riassumiamo in conseguenze economiche, politiche e culturali.
Conseguenze economiche: alle colonie venivano richiesti quei prodotti che il territorio della città-madre non poteva produrre su larga scala, il grano in particolare; alla madrepatria invece giungevano dalle colonie continue richieste di prodotti agricoli quali vino e olio e di prodotti artigianali, come i famosi vasi in ceramica e oggetti di metallo. La colonizzazione, pertanto, diede grande impulso alla produzione artigianale, agli scambi commerciali, alla navigazione, all’utilizzo della moneta.
Conseguenze politiche: la colonizzazione esportò in tutto il Mediterraneo il modello di cittadinanza elaborato dalla polis, basato sull’autogoverno e su comunità di eguali.
Conseguenze culturali: la colonizzazione produsse un ampliamento delle conoscenze geografiche, diffuse la lingua greca presso popolazioni non greche, favorì ovunque un grande rigoglio culturale in campo letterario, artistico e filosofico. All’inizio dell’VIII a.C. secolo si diffuse l’alfabeto greco. Questo alfabeto derivava dall’alfabeto fenicio, con l’importante innovazione che mentre i Fenici scrivevano solo le consonanti, i Greci introdussero anche le vocali.
La colonizzazione greca in Sicilia e nell’Italia meridionale (la Magna Grecia)
La colonizzazione greca condusse alla fondazione di circa 150 nuove poleis sparse in tutto il Mediterraneo, un terzo delle quali in Italia meridionale – la cosiddetta Magna Grecia, cioè di una «Grecia grande» – e in Sicilia.
Il termine Magna Grecia comparve per la prima volta in un passo di Timeo di Tauromenio, storico greco vissuto in Sicilia nel IV-III secolo a.C., ma rimase piuttosto inusuale per le fonti antiche che di regola chiamavano “italiaoti” i Greci d’Italia e “sicelioti” quelli di Sicilia.
Dai resti di ceramiche e altri materiali si è dedotto che i Greci frequentarono le coste italiane già in età micenea (secc. XVI-XI a.C.).
Le prime colonie greche furono Pitecusa (odierna Ischia) e Cuma, in Campania, fondate tra il 775 e il
760 a.C. dagli abitanti di Calcide e di Eretria, le due più importanti poleis dell’Eubea. A Calcide si devono negli anni seguenti le fondazioni
di Zankle (chiamata poi Messina), di Reggio, di Nasso, Leontini e Catania nella Sicilia orientale.
I Corinti fondarono Selinunte e Siracusa (773 a.C.), quest’ultima destinata a diventare qualche secolo dopo la più fiorente città del mondo greco; Cretesi e
Rodii diedero vita a Gela (688 a.C.), nella Sicilia meridionale, la quale fondò a sua volta, nel 580 a.C. Agrigento. Gli Achei dell’Acaia
fondarono Sibari, Metaponto e Crotone, mentre Taranto fu l’unica colonia fondata da immigrati spartani.
Oltre alle colonie insediate nell’Italia meridionale e in Sicilia, i Greci fondarono nuove poleis intorno al Bosforo e al mar Nero, sulle coste francesi, spagnole, africane e sulle coste settentrionali dell’Egeo. Protagonisti principali del movimento coloniale furono i Calcidesi d’Eubea e i Corinzi.
Le caratteristiche delle colonie
Le nuove colonie greche si caratterizzavano per il forte legame con la madrepatria: erano a tutti gli effetti delle città greche, nei costumi, nell'organizzazione, nell'urbanistica e nella lingua. Ogni colonia greca conservava una notevole autonomia culturale.
Un'altra caratteristica che funge da tratto identitario delle diverse colonie greche è la lingua. Seppure differenziata in molti dialetti, la lingua greca ha una grammatica di base comune per tutti i greci. Col passare dei secoli il dialetto greco 'attico', quello maggiormente utilizzato dagli scrittori, diventa la lingua ufficiale dei popoli greci.
Come si fondava la colonia greca
A finanziare la spedizione verso il luogo prescelto (che doveva essere facile all’attracco, ben difendibile e ricco di acqua) era la stessa polis che metteva a disposizione le navi, i tecnici e tutti i mezzi necessari. A guidarla era l’ecista, solitamente un aristocratico. L’ecista raccoglieva circa duecento maschi, stipati in due-tre navi, prendeva il fuoco sacro della città di origine e partiva.
Sbarcati nel luogo prescelto, l’ecista provvedeva a distribuire in parti uguali la terra ai coloni e a fondare i santuari. Così facendo diveniva il vero fondatore della nuova polis, che dopo la sua morte gli tributava gli onori dovuti agli eroi.
Quelle che noi chiamiamo «colonie» i Greci le chiamavano apoikíai, termine composto da apó, “lontano”, e óikos, “casa”: le colonie erano dunque poleis “lontane da casa”, che intrattenevano stretti rapporti con la madrepatria, soprattutto di carattere commerciale, e forti legami culturali: la comunanza del dialetto, il rapporto privilegiato con alcune divinità greche, la memoria di un passato comune.
Ma per il resto l’apoikía era, in tutto e per tutto, una comunità indipendente, che poteva, a sua volta, fondare colonie.
Mentre le città di nuova fondazione originavano a loro volta nuovi insediamenti, le popolazioni indigene (quelle che abitavano nei luoghi dove i Greci arrivavano per fondare le loro colonie) venivano cacciate o ridotte a schiavi
Fine della colonizzazione greca
La colonizzazione greca ebbe termine sul finire del VII secolo a.C. – inizio VI secolo a.C., quando le contemporanee pressioni dei Persiani a Oriente, degli Etruschi in Italia e dei Cartaginesi in Sicilia impedirono un’ulteriore espansione delle città greche.