Il periodo compreso tra 1494 e 1559 viene chiamato delle "guerre d'Italia" perché l'Italia diventa teatro di guerre tra due Potenze europee: la Francia da un lato e l'Impero dall'altro. Questo è quanto generalmente riportano i libri di storia.
In verità, la situazione è più complessa, giacché i contendenti sono:
Ricorda che nel 1516 diventa re di Spagna Carlo I. Nel 1519, lo stesso Carlo I diventa anche imperatore dell'Impero Germanico con il nome di Carlo V. Sono la stessa persona, ma con interessi economici e politici ovviamente più grandi.
1494
1559
Le guerre si combattono in Italia.
Poiché gli Stati in lotta sono molti, le cause sono molteplici:
Spagna
Pace di Cateau-Cambresis (1559). Nonostante la sconfitta, alla Francia vengono riconosciute alcune conquiste precedenti, ossia i territori di Metz, Toul e Verdun.
Alla Spagna rimangono i territori precedenti: Borgogna, Milano, Napoli, Sicilia, Sardegna. Gran parte degli Stati italiani passa sotto l'influenza spagnola. Il sgono imperiale viene cancellato dallo stesso Carlo V, che aveva già diviso l'impero in due parti: l'occidente a Filippo II, l'oriente a Ferdinando I.
L'Italia passa sotto l'influenza spagnola. Dopo il grande periodo dell'Umanesimo e del Rinascimento, la penisola seguirà le sorti della Spagna. Filippo II infatti continuerà nella sua politica espansionistica, impegnando tantissime risorse nelle spese militari, senza effettive riforme economiche e sociali che permettano ai borghesi di sfruttare a pieno le immense quantità di beni provenienti dalle colonie americane.
L'Italia nel Seicento entrerà lentamente in crisi economica e quindi culturale. Potrà risollevarsi solamente a partire dalla fine del 1700, quando l'Austria diventerà padrona (dal 1713) e porterà in Italia riforme economiche e politiche (dal 1740).
Le guerre d'Italia possono essere lette come una manifestazione delle lotte tra monarchie nazionali e impero.
La penisola italiana, in fondo, è il territorio in cui si scontrano le maggiori forme politiche del 1400-1500: Signorie, monarchie nazionali, impero. La vittoria sarà delle monarchie nazionali, ma ad un prezzo elevato: l'Italia sarà messa e ferro e fuoco e sarà danneggiata anche culturalmente; Spagna e Francia si indebiteranno per bene (e in Francia si verificheranno anche le guerre di religione). Di tutto ciò, si avvantaggeranno due Stati: la monarchia nazionale inglese e la nascente repubblica olandese.
Nel 1494 Carlo VIII , re di Francia invase l’Italia e iniziarono una lunga serie di guerre tra Francia e Spagna che si contendevano l’Italia dal 1494 al 1559.
L’Italia fu una facile preda per i conquistatori per due cause fondamentali:
- cause politiche: l’Italia essendo divisa in molti Stati tra loro rivali era debole e incapace di difendersi da attacchi stranieri.
- cause economiche: l’ Italia, grazie alla sua posizione al centro del mediterraneo aveva dominato nel medioevo la situazione economica europea. La Francia e la Spagna la consideravano ricca e volevano dunque impadronirsi delle sue ricchezze.
Se la monarchia fosse riuscita a conquistare l’Italia si sarebbe rafforzata tanto da porsi delle condizioni di dominare l’ Europa, per questo la 2 potenze ambivano a conquistare non solo l’Italia ma tutta l’Europa.
Le guerre d’Italia segnarono così l’inizio di un epoca di decadenza che perse già a causa delle scoperte geografiche la supremazia economica e ora anche la sua indipendenza.
Come ho già detto, il primo ad invadere l’Italia fu appunto Carlo VIII nel 1494 . Il re francese non incontrò inizialmente resistenze, gli Stati Italiano lasciarono infatti via libera ai francesi. Carlo VIII entrò a Milano dove ebbe un dissidio interno con la dinastia ducale degli Sforza che determinò l’ascesa al potere di Ludovico il moro (1452-1508) che colse l’occasione dell’arrivo dei francesi per eliminare il nipote che gli contendeva il trono. A Firenze venne invece cacciata la dinastia dei Medici e proclamò la repubblica. Andò poi a Roma dove si accordò con il papa Alessandro VI e conquistò a Napoli nel 1495 il regno degli Aragona, così poi torno in Francia abbandonando le sue conquiste e morì nel 1498.
L’anno dopo la morte di Carlo VIII gli successe Luigi XII che organizzò una spedizione al di là delle alpi e dopo aver conquistato Milano cercò di trovare un accordo con di spagnoli per spartirsi il mezzogiorno , ma il patto firmato insieme a Ferdinando D’Aragona non venne mantenuto così che nel 1503 i francesi furono sconfitti.
Le conquiste si spostarono poi nella parte nord-orientale della penisola dove Massimiliano I d’Asburgo attacco Veneziache seppe però difendersi e uscire vittoriosa da questo conflitto grazie ad un attenta politica diplomatica.
Milano tornò in mano agli Sforza grazie a Massimiliano figlio di Ludovico il moro e a Firenze cadde il dominio di Luigi XII. Milano però riconquistata dai francesi grazie a Francesco I, che vissero la battaglia di Marignano.
Questa serie di guerre finì poi con la Spagna e la Pace di Noyon e proprio a Noyon Francia e Spagna si accordano spartendosi il controllo dell’Italia:
- alla Francia fu assegnato il Ducato di Milano;
- mentre la Spagna si impadronì del Regno di Napoli.
Ormai erano le sovrane straniere fino a quando alla morte nel 1516 di Ferdinando D’Aragona (corona di Spagna) il dominio passò a suo nipote Carlo d’Asburgo che divenne il candidato principale alla elezione imperiale nel 1519 dopo la morte di Massimiliano d’Asburgo da cui prese la Corona D’Austria.
Anche il re di Francia Francesco I si candidò, ma Carlo d’Asburgo si fece fare un grosso prestito dai banchieri tedeschi Fugger e con quel denaro comprò i voti dei grandi elettori, cioè dei sette principi che eleggevano l’imperatore.
Il 28 giugno 1519, all’età di 19 anni Carlo venne eletto imperatore con il nome di Carlo V.
Il giovane Carlo V ebbe tra le sue mani ben 3 corone: imperiale, d’Austria e di Spagna e il suo impero inoltre si estese anche ai paesi bassi , al Regno di Napoli e a tutte le colonie nelle Americhe restò dunque solamente la Francia e l’Italia da conquistare.
Ripresero dunque conquiste e guerre in Italia , Carlo V nel 1525 sconfisse i francesi nella battaglia di Pavia così che Francesco I rinunciò a Milano, l’imperatore era dunque in gradoni dominare su tutta l’Italia e questa situazione preoccupò vari stati italiani come Venezia e Firenze e lo stato della chiesa allora capitanato da Clemente VII e formarono nel 1526 un’alleanza con la Francia chiamata Lega di Cognac.
Carlo V allora chiamò un esercirò di mercenari tedeschi chiamati i lanzichenecchi ma la lega di Cognac non fece nulla per bloccare questa l’avanzata di questi mercenari così che saccheggiarono Roma.
Nel 1530 Francesco I e Clemente VII raggiunsero la pace con l’imperatore Carlo V. Ma anche questa volta la calma ebbe breve durata infatti Francesco I e il suo successore Enrico II non si rassegnarono alla supremazia dell’imperatore continuando così a combattere contro Carlo V, alleandosi dapprima con i principi tedeschi luterani e infine con i Turchi.
Carlo V subì varie sconfitte da parte dei turchi-ottomani sono sempre più consolidati nei loro territori e Solimano il magnifico(1520-1566) conquistarono l’Ungheria e tutti i territori fino al Danubio. Il conflitto divenne così sempre più vasto ed emerse l’esigenza di una pace duratura. La potenza universale dell’impero e il suo voler diffondere il Cristianesimo per Carlo V divenne un disegno politico e religioso che andò pian piano decadendo sopratutto in Germania così che nel 1555 si rassegnò e con la Pace di Augusta riconobbe la libertà di scegliere la propria religione: luterana o cattolica.
Carlo V ormai anziano nel 1556 rinunciò al suo potere dividendo i domini tra il fratello Ferdinando a cui lasciò l’Impero e L’Austria e il figlio Filippo II a cui donò la Spagna, i Paesi bassi, i possedimenti italiani e le colonie americane. E’ evidente che ricevette più eredità il figlio che divenne poi re di Spagna, nel mente Carlo V si ritirò in un convento spagnolo dove mori nel 1558.
Le guerre intanto continuarono per alcuni anni Francia e Spagna si contendevano ancora l’Italia e riprese la guerra nel 1557 infatti il re di Spagna Filippo II affidò il suo comando al duca di Savoia Emanuele Filiberto che inflisse una dura sconfitta nello stesso anno nella battaglia di San Quintino, così la Francia dopo due anni decise di rinunciare all’Italia e firmò con la Spagna la Pace di Cateau- Cambrésis nel 1559.
L’Italia dunque fu sottoposta al dominazione Spagnola che durò fino all’inizio del Settecento e intanto proprio a causa della pace di Augusta del 1555 la fede Europea si ritrovò divisa tra luterani e cattolici.