L'unione del Paese (1861) era avvenuta così rapidamente da creare numerose difficoltà di governo. Si presentavano, infatti, gravi decisioni da prendere a causa della diversa situazione sociale, sanitaria ed economica che si era presentata tra le regioni.

I problemi economici scaturivano dalla mancanza quasi totale di industrie nel Mezzogiorno, mentre ben diversa era la situazione al nord. Anche le vie di comunicazione erano arretrate.

Difficile era il problema sanitario: colera e tifo si manifestavano soprattutto nel meridione, per mancanza di acquedotti e di igiene. L'istruzione pubblica era ben organizzata soltanto in Piemonte e in Lombardia, mentre circa l'80% della popolazione era analfabeta.

 

Negli ultimi decenni del 19 secolo si confermò la supremazia della Gran Bretagna. La Francia venne sconfitta nel 1870 dalla Prussia. Nell’Atlantico, invece, gli Stati Uniti d’America erano la nuova potenza economica.

 

1870: Seconda rivoluzione industriale caratterizzata dal forte rapporto scienza-industria: innovazioni tecniche, concentrazione industriale, taylorismo.

Tra il 1887-1900, Francesco Crispi un siciliano ex Garibaldino, diventa primo ministro: fece approvare le leggi in favore dei lavoratori per tutelarli in caso di infortuni, invalidità, vecchiaia, maternità (1888) e il Codice Zanardelli che depenalizzò lo sciopero e abolì la pena di morte (1889).

Nel periodo che andava dal 1901 al 1914 il governo passò a Giolitti che portò ulteriori miglioramenti. Iniziò quindi l'età giolittiana che portò uno sviluppo economico e una maggiore libertà politica. Egli offrì l'opportunità ai contadini e agli operai di partecipare attivamente alla vita politica. Il suo obiettivo fu quello di consolidare lo stato liberale favorendo lo SVILUPPO ECONOMICO e la LIBERTA' POLITICA.

Nei primi del `900 l'Italia iniziava il suo cammino verso la modernità. Nonostante questo l'Italia era ancora un paese rurale, composto da contadini che lavoravano le loro terre.

L'Italia settentrionale era integrata nell'economia internazionale, mentre il meridione era sempre più periferico a livello economico. Inoltre si lottava ancora contro l'analfabetismo (soprattutto al sud).

Fino al `900 erano gli italiani del nord a migrare, poi in seguito furono i meridionali (prevalentemente siciliani). Furono due i fattori che spinsero gli italiani a migrare: 1. Nella prima fase dell'industrializzazione ci fu un incremento della popolazione, e questo provocò disoccupazione in seguito; 2. Lo sviluppo industriale non era ben ripartito quindi il nordest e il sud erano sottosviluppati. Ma queste migrazioni piegarono migliaia di bambini italiani in schiavitù.

L'Italia era tra i paesi europei più analfabeti. Con gli anni il tasso di alfabetizzazione aumentò ma l'Italia rimase comunque tra i paesi con il tasso più alto. La distribuzione dell'alfabetizzazione era inoltre mal distribuita (il sud era più arretrato).

 

LA DESTRA STORICA

Per circa un decennio dopo l’unificazione d’Italia (1861), resteranno al Governo gli uomini della Destra, eredi di Cavour. Per distinguere i due schieramenti politici che si fronteggiano in Parlamento, si usano le definizioni rispettivamente di Destra Storica e Sinistra Storica.
I problemi a cui il governo della destra deve far fronte riguardano non solo il pagamento delle spese delle guerre per l’unificazione, ma anche la costruzione di nuove ed efficienti vie di comunicazione e il completamento dell’unità con l’annessione di Venezia e Roma.
Il territorio viene diviso in province e comuni, rispettivamente retti da prefetti e sindaci.

In effetti l’Italia, all’inizio degli anni sessanta dell’Ottocento, è ancora un Paese sottosviluppato: mancano quasi del tutto le ferrovie, e anche le strade non sono completamente efficienti.
L’industria italiana non accenna a decollare, soprattutto a causa dell’imposizione della tariffa doganale piemontese, che porterà a una vera e propria inondazione di merci straniere sul mercato italiano, prodotte a prezzi notevolmente più bassi.
Ma c’è anche una gravosa situazione sociale a condizionare lo sviluppo del Paese: subito dopo l’Unità, l’ 80% della popolazione italiana risulta analfabeta, e nonostante l’introduzione della legge Casati, che obbliga la frequentazione scolastica per i primi due anni, a dieci anni dall’unificazione, ancora il 68% della popolazione è analfabeta.
L’arretratezza dell’agricoltura si riflette direttamente sulle condizioni di vita dei contadini, che rappresentano la massa della popolazione, e che sono costretti a vivere in uno stato di arretratezza davvero inconcepibile: sottoalimentazione, condizioni igienico-sanitarie pessime, relegati in case che a volte sono addirittura delle grotte, senza acqua corrente, luce e riscaldamento.
La politica finanziaria della Destra Storica porterà comunque nelle casse dello Stato, capitali necessari per la soluzione di alcuni problemi. Il settore industriale resta comunque molto arretrato, a causa dell’importazione di merce dall’estero, che porterà, invece, un rafforzamento del settore del commercio.
Gran parte dei soldi recuperati saranno spessi per la costruzione di numerose opere pubbliche: ponti, strade, ferrovie, porti, scuole, acquedotti, fognature. Ma anche in questo caso, la costruzione di queste opere viene fatta con materiali provenienti dall’estero, quindi l’industria siderurgica e meccanica nazionale ne riceverà incentivi molto limitati.




 

 

 

 

 

LA SINISTRA STORICA
Il governo della sinistra si adoperò per risolvere numerosi problemi, economici e sociali.
Uno dei grandi obbiettivi è quello dell’allargamento del corpo elettorale, che consente di votare a tutti i cittadini maschi con età superiore ai 25 anni ( 1912 suffragio maschile) , iscritti nell’elenco dei contribuenti e con la capacità di leggere e scrivere. L’età minima sarà successivamente abbassata a 21 anni.
Nel 1913 Giolitti stipulò il “Patto Gentiloni”, alleandosi con i cattolici: Così anche questi ultimi potevano partecipare alla vita politica.

In questa fase nasce il Partito socialista. Nasce a Genova nel 1892, si trattava del partito dei lavoratori italiani, si rifaceva il socialismo Marx.

Uno dei primi importanti provvedimenti riguarda anche la riforma scolastica. La legge Coppino favorisce la frequenza della scuola, rendendola obbligatoria e gratuita per gli anni delle elementari, Vengono istituite nuove leggi per tutelare coloro che hanno incidenti sul lavoro, le donne e i minori che lavoravano.
La scoperta di nuovi farmaci in grado di debellare malattie molto diffuse come tifo e tubercolosi, favorisce una diminuzione della mortalità.
Anche la questione meridionale diventa uno dei problemi che vengono affrontati, introducendo nuove tecniche per la coltivazione delle terre.

La sinistra adottò una politica economica protezionistica, diretta a difendere i prodotti nazionali contro la concorrenza straniera, consentendo alle giovani industrie italiane di consolidarsi, e avvantaggiando soprattutto gli industriali del nord.
La stessa politica applicata sui prodotti agricoli, però, non porterà nessun vantaggio. Ed è proprio in quest’occasione che la protesta comincerà ad assumere la forma degli scioperi, agitazioni di massa, e a volte vere e proprie sommosse popolari, che verranno represse dalle forze dell’ordine con la forza.
È anche per questo motivo che molte famiglie contadine si decideranno ad emigrare, soprattutto verso l’America. Tale fenomeno raggiungerà proporzioni ancora maggiori negli anni Novanta, portando anche effetti positivi al settore agricolo italiano, a causa della diminuzione dei lavoratori e quindi all’aumento dei salari degli occupati.
Cominciano a nascere nuove banche per cercare di dare un nuovo impulso all’industrializzazione.
Però, il fatto di continuare ad escludere dalla propria attenzione gli interessi e le esigenze della classi popolari, porterà alla nascita di nuovi partiti, come quello Socialista Italiano, uno dei grandi partiti moderni del nostro paese, che cercherà di raccogliere l’adesione delle masse operaie e contadine di tutta la penisola.

 

 

Il 28 giugno del 1914 Francesco Ferdinando, erede al trono di Austria-Ungheria, viene assassinato insieme a sua moglie a Sarajevo, dove si trovava in visita ufficiale. L’attentatore, Gavrilo Princip, è uno studente appartenente ad un gruppo irredentista bosniaco. Per il governo austro-ungarico, la responsabilità è in gran parte della Serbia, un giovane stato in rapida crescita, nonché un punto di riferimento per il nazionalismo slavo (e dunque anti-austriaco) nei Balcani. Con l’appoggio tedesco, il 23 luglio l’Austria impone un provocatorio ultimatum alla Serbia, chiedendo che l’’inchiesta sull’attentato sia condotta da rappresentanti austriaci. In nome della propria sovranità nazionale, la Serbia rifiuta, peraltro abbastanza cordialmente. Il dado è ormai tratto: il 28 luglio l’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia. È l'inizio della Prima Guerra Mondiale.

 La triplice alleanza fu un patto sancito nel 1907 che comprendeva Austria, Francia, Prussia

La triplice intesa nacque invece più tardi nel 1907 e comprendeva Inghilterra, Francia, Russia.


I nuovi vettori dello sviluppo:

Il motore a scoppio ( Siemens), petrolio, industrie elettromeccaniche e chimiche, fertilizzanti, energia elettrica, la lampadina dall’americano Edison nel 1878 e l’acciaio.

Nel 1871 nasce il telefono ( Marco Meucci) perfezionato da Bell nel 1876;

Nel 1885 nasce l’automobile di Daimler e Benz;

Nel 1895 nasce il cinematografo dei fratelli Lumière;

Nel 1900 nasce il dirigibile di Zeppelin e nel 1903 l’aereomobile dei fratelli Wright;

Nel 1910 nasce la gomma sintetica di Hofmann.

In Italia nel 1954 arrivano le prime tv, giradischi, pubblicità e sistema di rateizzazione.

 

Nasce la catena di montaggio nel 1913 nella fabbrica di automobili di Henry Ford.

 

 

 

 

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IMPERIALISMO: avvenne tra la fine del ‘800 e la fine del ‘900.

Significa tendenza di uno stato, una nazione, ad acquisire con la forza politica o militare il dominio territoriale e il controllo economico politico su un altro stato o un’altra popolazione.

Le cause dell’imperialismo: sono di vario tipo:

cause economiche

·         Ricerca di mercati di sbocco per  merci e capitali

·         Acquisizione di materie prime a basso costo

Cause politiche:

·         Affermazione della potenza della nazione

·         Conquista di zone di egemonia a livello internazionale

Cause culturali

·         Affermazione della superiorità della propria civiltà o cultura

·         Diffusione dei miti e ideologie di una presunta superiorità razziale

 

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1887 De Pretis muore, il suo successore fu Francesco Crispi, un politico siciliano che era stato  volontario garibaldino

Il Trasformismo -  Le maggioranze parlamentari  che appoggiavano i governi andavano formate di volta in volta, attraverso trattative personali tra il capo del governo e i singoli deputati.

A seconda delle varie leggi  e delle promesse che ricevevano, i parlamentari potevano votare a favore o contro, con disinvoltura.

Il rischio corruzione Questa pratica politica chiamata trasformismo generò casi di corruzione: alcuni deputati ,  per dare il loro appoggio al governo, accettavano infatti denaro o altri benefici.

Rimedio: la disciplina di partito Il rimedio giungerà quando si formeranno non più gruppi e schieramenti variabili, ma partiti ben definiti. Il primo fu il Partito Socialista nel 1892. I suoi esponenti lotteranno in modo compatto .

Nuove mire sull’Africa  Dopo il disastro di Dogali, Francesco Crispi firmò con il nuovo Negus (= re etiope) il trattato di Uccialli apparentemente un accordo di pace, in realtà un documento in base al quale l’Etiopia veniva considerata un protettorato italiano.

1890 La regione dell’Eritrea fu proclamata prima colonia italiana e una parte della Somalia fu dichiarata nostro protettorato.

La belle epoque la popolazione è in crescita confermando il trend demografico (aumento/ diminuzione  stabilita del popolo) che si era già verificato nel 1800.

L’industrializzazione ha elevato il tenore di vita; nelle campagne non si muore più di fame; l’istruzione è diffusa.

Cultura La cultura più diffusa è quella positivista che aveva grande fiducia nella ragione e nel progresso umano. L’ottimismo e la fiducia nel progresso saranno posti seriamente in dubbio solo dopo le devastazioni della prima guerra mondiale.

 

Scienza e tecnica: le recenti scoperte e l’elettricità avevano migliorato un po’ ovunque la qualità della vita. L’acqua raggiungeva molte abitazioni e grazie ad essa miglioravano le condizioni igieniche riducendo i rischi di malattie