rivoluzione russa - 25 ottobre 1917 (7 novembre secondo il calendario occidentale)
rivoluzione russa - 25 ottobre 1917 (7 novembre secondo il calendario occidentale)

 

Guida allo studio della Rivoluzione russa

 

 

1.            Cosa significa “rivoluzione”?

 

2.            Quali movimenti rivoluzionari precedettero la Rivoluzione russa?

 

3.            Qual era la situazione politica ed economica della Russia nel 1917

 

4.            Quando scoppiò la Rivoluzione? Come avvenne?

 

5.            Chi erano i leader della Rivoluzione?

 

6.            Qual era il programma rivoluzionario?

 

7.            Cosa significa “collettivizzazione”?

 

8.            Cosa significa “nazionalizzazione”?

 

9.            Cosa è il trattato di Brest-Litovsk e in cosa consistette?

 

10.         Quali  furono le reazioni ebbero delle parti moderate e conservatrici del Paese?

 

11.         Come reagirono le potenze occidentali?

 

12.         Quali erano le parti in conflitto durante la Guerra civile?

 

13.         Come si concluse la Guerra civile?

 

14.         Che fine fece la famiglia reale?

 

15.         Cosa è la Terza Internazionale? In quale altro modo è chiamata?

 

16.         Cos'era il “comunismo di guerra”?

 

17.         Cos'era la Nep?

 

18.         Qual è l'atteggiamento dei bolscevichi nei confronti della religione?

 

19.         Come fu chiamato, nel 1922, il nuovo Stato nato dalla Rivoluzione?

 

 

Rivoluzione russa, cento anni fa il  lungo ottobre  che cambiò la storia

 

Il 25 ottobre lʼinsurrezione bolscevica toccava il suo apice, poi suggellata dalla presa del Palazzo dʼInverno. Un evento epocale che cambiò il destino non solo della Russia, ma anche dellʼEuropa e del mondo

 

 

Quando, nel febbraio 1917, il popolo russo aveva chiesto "pace e pane" e rovesciato lo zarismo, mai avrebbe pensato che quasi un anno dopo si sarebbe trovato a fare ancora i conti con la Grande Guerra e la fame. Quelli che erano stati i veri protagonisti della rivoluzione - operai, contadini e soldati - non si sentivano rappresentati dal governo provvisorio nato con la Rivoluzione di Febbraio. Così, nella notte tra il 6 e il 7 novembre 1917 (24 e 25 ottobre secondo il calendario russo), le formazioni armate dei bolscevichi guidate da Lenin occuparono i centri nevralgici di Pietrogrado. Il giorno seguente, cadde anche il Palazzo d'Inverno, che in seguito divenne la "Bastiglia russa", il simbolo stesso della rivoluzione.

 

"Tutto il potere ai soviet": era questo lo slogan che riecheggiava nelle strade di Pietrogrado e Mosca e nei corridoi del Palazzo d'Inverno. Si era infine realizzato quel "passaggio", teorizzato da Lenin nelle sue celebri "Tesi di aprile", dalla "prima tappa" della rivoluzione ("che aveva dato il potere alla borghesia", cioè al governo provvisorio) alla "seconda tappa", che "deve dare il potere al proletariato e agli strati poveri dei contadini".

 

Dopo la Rivoluzione di Febbraio, al governo provvisorio, detentore del potere reale, si erano contrapposti i soviet, detentori del potere reale. In seno a questi "consigli" (la traduzione letterale dal russo è proprio questa) di operai e soldati, l'influenza maggiore era esercitata dai menscevichi e dai socialrivoluzionari. Il primo episodio di esplicita ribellione al governo provvisorio si ebbe qualche mese prima, a metà luglio: a Pietrogrado soldati e operai armati scesero in piazza per impedire la partenza per il fronte di alcuni reparti. L'insurrezione però fallì e alcuni leader bolscevichi furono costretti a fuggire dalla Russia.

 

Lenin e le "Tesi di aprile" - Questo ci porta dritti diritti alla vicenda di Lenin, che nell'aprile del 1917 rientrò nel Paese dall'esilio in Svizzera, dopo un avventuroso viaggio attraverso l'Europa dilaniata dalla guerra. Il ritorno del leader bolscevico fu reso possibile dalle autorità tedesche, che in questo modo speravano di indebolire quanti in Russia si battevano per continuare a combattere la Grande Guerra.

 

La rivolta che contraddisse Marx

Non appena giunto a Pietrogrado, Lenin diffuse un documento in dieci punti (le "Tesi di aprile", per l'appunto) in cui poneva in termini immediati la questione della "presa del potere". Veniva così rovesciata la teoria marxista ortodossa, secondo la quale la rivoluzione proletaria sarebbe scoppiata prima nei Paesi più sviluppati, come risultato delle contraddizioni del sistema capitalistico giunto al suo epilogo. Era invece la Russia, in quanto "anello più debole" della catena imperialista, a offrire le condizioni più favorevoli per la crisi del sistema.

 

I "commissari del popolo" - Dicevamo del fallimento dell'insurrezione bolscevica di metà luglio. Bene, quello fu l'ultimo successo del governo provvisorio. In agosto il principe L'vov fu sostituito dal socialista rivoluzionario Kerenskij, che riuscì poi a sventare un colpo di Stato militare da parte del generale Kornilov. Ma anche in questo caso i protagonisti della rivolta, che impedì la svolta militare, furono i bolscevichi. I tempi erano maturi per rovesciare il governo provvisorio. Nacque così il comitato rivoluzionario capeggiato da Lenin: i suoi membri, tra cui figurava anche Lev Trockij (o Trotsky), si fecero chiamare "commissari del popolo", a sottolineare la rottura con il passato "borghese".

 

I primi atti del governo rivoluzionario riguardarono i problemi più immediati: la pace e la questione agraria. I contadini volevano le terre, gli operai chiedevano il controllo delle fabbriche e il popolo l'uscita dalla guerra. Le autorità sovietiche trattarono dunque una pace immediata senza annessioni, cioè senza la conquista di terre e popoli stranieri.

 

Un decreto sulla terra abolì senza indennizzo la grande proprietà fondiaria, confiscando e mettendo a disposizione dei comitati agricoli le tenute dei latifondisti, le terre del demanio e quelle della chiesa. Venne inoltre decretato il controllo operaio su produzione, conservazione e compravendita di tutti i prodotti e le materie prime. La misura era rivolta non solo a tutte le imprese industriali, ma anche alle banche e alle attività commerciali.

 

Le contraddizioni e l'equivoco della rivoluzione - Al culmine del suo successo, però, la Rivoluzione d'Ottobre svelò le sue contraddizioni di fondo. Nella provincia russa, i contadini portavano a termine la loro rivoluzione, con la sanzione del governo. Prendendo e distribuendo la terra e disertando dai reparti, i contadini chiedevano uno Stato più "leggero e pacifico", che lasciasse ampi margini alle autonomie locali. Gli slogan dell'ottobre (terra, pace e potere sovietico) riflettevano questi desideri. Ed è proprio all'interno di questo equivoco che vanno ricercati i presupposti degli sviluppi successivi, nel futuro Urss come nel resto del mondo.

 

La lunga ombra dell'ottobre russo - E parliamone, del resto del mondo. Come le rivoluzioni del 1789 e del 1848 si erano propagate dalla Francia non all'Inghilterra, ma verso Oriente ai Paesi meno avanzati dell'Europa centrale, così la rivoluzione russa proiettò la sua ombra non verso Occidente, ma verso Est, nel meno avanzato continente asiatico. E' la tesi di Edward H. Carr, il maggiore storico delle vicende dell'Unione Sovietica: lo "scossone" russo poteva ora essere visto non solo come una rivolta contro il capitalismo borghese nel più arretrato Paese occidentale, ma come una rivolta contro l'imperialismo occidentale nel più avanzato Paese orientale.

 

 

Nel suo ultimo articolo, Lenin si consolava del fallimento della rivoluzione in Europa con la considerazione che "l'Oriente è già entrato a far parte del movimento rivoluzionario" e che "la Russia, l'India e la Cina forniscono la maggioranza della popolazione del mondo". La fiaccola dell'ottobre russo, abbandonata dall'Europa, era stata dunque raccolta dai popoli dell'Asia e dell'Africa in precedenza dipendenti, di nome o di fatto, dalle potenze europee. Anche per questo motivo, la rivoluzione russa ha aperto un nuovo periodo nella storia del mondo.

 

La Rivoluzione Russa

 

anche detta

 Rivoluzione d'Ottobre o

Rivoluzione Bolscevica

 

 

Con la parola Rivoluzione intendiamo il cambiamento repentino, improvviso, spesso violento di una forma di Stato

 

Quali movimenti rivoluzionari precedettero la Rivoluzione d'Ottobre?

gennaio 1905 a San Pietroburgo un corteo chiese allo zar riforme sociali e politiche ma fu represso nel sangue

febbraio 1917 a San Pietroburgo scoppiò un'insurrezione popolare in cui i soldati chiamati a reprimere la rivolta fraternizzarono con i ribelli.

I bolscevichi proclamarono lo sciopero generale e costituirono un soviet. Lo zar Nicola II abdicò in favore del fratello.

Si formò un governo provvisorio di rappresentanti della borghesia e della aristocrazia guidato da Kerenskij

 

Qual era la situazione economica nella Russia del 1917?

·         Agricoltura arretrata

·         Aumento demografico

● Impoverimento dei contadini

●Industrializzazione limitata a poche aree del Paese

● Persistenza del latifondo e della condizione servile dei contadini

 

L'entrata in guerra peggiorò le condizioni economiche

 

 

 

Il Partito socialdemocratico russo

 

Nel 1898 nacque il Partito socialdemocratico di ispirazione marxista.

Nel 1903 il Partito si divise in due fazioni: 

menscevichi (minoranza)      e      bolscevichi (maggioranza capeggiati da LENIN)

 

Il Governo provvisorio di Kerenskij era formato da liberali, moderati, menscevichi, socialisti rivoluzionari.

Kerenskij, ministro della Guerra, voleva continuare la guerra a fianco dell'Intesa.

I Bolscevichi invece non entrarono nel governo e volevano l'uscita della Russia dal conflitto

 

Quando scoppiò la Rivoluzione?

25 ottobre 1917 (7 novembre secondo il calendario occidentale) soldati rivoluzionari e guardie rosse presero il Palazzo d'Inverno (San Pietroburgo), sede del governo provvisorio.

Venne istituito il Consiglio dei commissari del popolo (governo rivoluzionario, interamente bolscevico): Lenin presidente, Trotzkij commissario agli Esteri.

 

Chi erano i leader rivoluzionari e quale era il loro programma?

 

LENIN

TROTZKIJ

 

Lenin rientrò dall'esilio con un treno blindato tedesco nell'aprile del 1917. Nelle Tesi di Aprile sosteneva:

·         la fine del governo della borghesia

·         potere ai soviet

·         collettivizzazione della terra

·         nazionalizzazione delle industrie e delle banche

 

 

I primi provvedimenti

●Milizia popolare rivoluzionaria

●Tribunali operai

●Consigli operai dirigevano le industrie

●Collettivizzazione terre

●Nazionalizzazione banche e industrie

●Uguaglianza di tutti i popoli della Russia

●Assemblea costituente, subito sciolta

●Abolizione partiti

●Partito comunista

●Trasferimento capitale a Mosca

●3 marzo 1918 armistizio con la Germania

 

 

Trattato di Brest-Litovsk - 3 marzo 1918

 

●Armistizio con la Germania

●La Russia dovette cedere alla Germania: Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania

●La Russia dovette riconoscere l'indipendenza della Finlandia e dell'Ucraina

 

Quali furono le reazioni delle parti moderate e conservatrici?

Le potenze occidentali armarono i gruppi controrivoluzionari (borghesi, aristocratici, socialisti moderati)

Dal 1918 al 1921 guerra civile tra

Armate Bianche, guidate da Michail Alekseev, Lavr Kornilov, Anton Deniki

Armata Rossa, esercito rivoluzionario dei soviet, guidata da Trotzkij

●Vinse l'Armata Rossa

 

 

 

La famiglia reale tra il 16 e il 17 luglio 1918 venne fucilata

 

 

Le prime misure economiche

 

Comunismo di guerra: requisizione dei prodotti agricoli, nazionalizzazione delle industrie

 

Dal 1921 NEP Nuova Politica Economica,

●sistema misto:

settore statalizzato: nazionalizzazione di industrie, settore bancario, trasporti

settore libero: commercio interno, piccola e media impresa, aziende agricole gestite da kulàki

 

Terza Internazionale

●1919 nacque la Terza Internazionale o Internazionale Comunista (Comintern) che riuniva i partiti socialisti europei

●Un documento dettava  le condizioni cui i partiti dovevano sottostare per essere ammessi: modello

bolscevico, difesa della Russia sovietica, espulsione riformisti e moderati

●(gennaio 1921, Congresso di Livorno: scissione tra corrente riformista e massimalista. Nacque il Partito Comunista d'Italia)

 

 

Riforme e lotta contro la Chiesa

●Ampia alfabetizzazione

●Concessioni di ambiti ristretti alla Chiesa ortodossa

●Matrimonio civile

●Divorzio

●Aborto legale e gratuito

●Emancipazione delle donne

 

 

1922 nacque L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche URSS, con capitale Mosca

LENIN
LENIN
La famiglia reale Russa. I Romanov furono fucilati 17- 18 luglio 1918
La famiglia reale Russa. I Romanov furono fucilati 17- 18 luglio 1918